Omelia (12-04-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Giovanni 20,1

Dalla Parola del giorno
"Era ancora buio... Entrò nel sepolcro... e vide e credette."

Come vivere questa Parola?
Il sole della resurrezione si è già levato, ma i suoi raggi non hanno ancora diradato le ombre che appesantiscono il cuore degli intimi di Gesù. E sarà così finché non troveranno il coraggio di spalancare le porte e sfidare il buio, come la sposa del Cantico dei Cantici, che cerca nella notte l’Amato.
Una donna, Maria, romperà gli indugi per correre là dove è stato deposto Gesù. Nel suo cuore il buio in cui l’ha precipitata quella morte ingiusta e crudele. Una tristezza che l’appesantisce e non le permette di leggere il segno di quel sepolcro inspiegabilmente vuoto. Riesce ad allontanarsene solo per correre a portare la notizia ai discepoli. Quasi una richiesta di aiuto. Poi tornerà là, incapace di staccarsi, di vedere...
Sulla sua parola Pietro e Giovanni, a loro volta, si precipitano presso il sepolcro. Il passo dell’uno si ferma all’ingresso, lasciando che l’altro lo preceda. Quei lini afflosciati, svuotati... quel sudario accuratamente piegato e una gioia, inizialmente timida, poi esplodente...
Ora il sole dardeggia nel loro cuore. Hanno visto e credono. Hanno visto e testimonieranno fino a dare la vita per il loro Maestro.
Sfidare il buio del dubbio, della prova, dell’incomprensione, aprire gli occhi per vedere i segni i Dio nel proprio vissuto, sono tappe, passaggi obbligati per approdare alla luce del Risorto.
Maria di Magdala, gli apostoli, noi... Nessuno è dispensato da questo cammino, perché solo dopo che si è ‘visto’ si può credere e solo una fede rassodata rende testimoni credibili.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, entrerò con Pietro e Giovani nel sepolcro vuoto. Mi lascerò interpellare da quei lini afflosciati che mi invitano a cercare altrove il Vivente.

Divino Risorto, scuoti il torpore della mia anima, perché si lasci afferrare dalla gioia della tua resurrezione e, come Maria, corra ad annunciare che tu sei vivo, presente nel nostro oggi.

La voce di un Padre della Chiesa
Ieri ero crocifisso con Cristo, oggi sono glorificato assieme a lui; ieri morivo con lui, oggi veniamo entrambi vivificati; ieri ero seppellito insieme con Cristo, oggi io e lui risorgiamo. Rechiamo, dunque, offerte a colui che ha patito ed è risorto per noi.
Gregorio di Nazianzo