Omelia (26-04-2009)
padre Mimmo Castiglione
Dietro front!

I due di Emmaus, ritornano a Gerusalemme,
per dare il lieto annuncio agli altri discepoli,
per dire loro che hanno incontrato Gesù lungo il cammino,
risorto, e lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane,
mentre prima erano incapaci, come la Maddalena nell’orto!

Ancora una volta è stata del Signore l’iniziativa, d’andargli incontro!
E mentre essi raccontano, Gesù appare di nuovo,
e dice ancora: Pace a voi!
Cantata dagli angeli alla sua nascita.

Il Maestro parla ai suoi discepoli, meravigliati ed impauriti,
invitandoli a guardarlo ed a toccarlo,
perché si rendano conto che è proprio lui! Non è fantasma!
Andando incontro al loro bisogno di verifica. Non è più defunto.
E come prova che possiede un corpo, mangia davanti a loro pesce arrostito:
cibo della cena puradel venerdì di parasceve, e nutrimento in paradiso.

Il Maestro spiega loro le Scritture,
con l’intelletto: rilette alla luce del suo passaggio.
Regala: comunione con sé e perdono, per tutti!
Dona pace al passato intriso di paura,
ed oppresso da violenze che stentano a scordarsi.
E per l’avvenire infonde fiducia.

A Gerusalemme, nel tempio,
Luca con Zaccaria aveva cominciato.
A Gerusalemme, nel tempio dal velo squarciato,
Luca con Gesù risorto ha terminato.
E i discepoli iniziano! Non più ciechi!
E Luca continua negli Atti il suo racconto!

I due di Emmaus ritornavano in paese amareggiati.
Dopo l’incontro sono ora lieti e di capire sazi.
Dopo il cammino si scopre il senso,
che non appariva prima e s’era incerti.

Nel cuore è il buio e non si comprende
ch’egli cammina accanto e nella Parola è vivo.
E scompare quando lo si trova
perché di vederlo non c’è più il bisogno.

Con lui si mangia sempre
quando si condivide il pane.
Si fa compagno di chi lo invita
a rimanere con lui durante la sua notte.

Il percorso non è ancora concluso: bisogna ritornare,
e dire quanta luce ha illuminato.
Invece sono gli altri ad annunciare
che egli è vivo, che è risorto ed è tornato!


PREGHIERA

Pietà Signore,
per tutte le volte in cui ti ho scambiato per lo spirito di un morto.

Pietà, per tutte le volte in cui ti ho ritenuto un fantasma privo di corpo.

Pietà Gesù,
per tutte le volte in cui non ti ho riconosciuto nello spezzare il pane.

Pietà, per tutte le volte in cui non ti ho riconosciuto in chi era nel bisogno.

Pietà Maestro, per tutte le volte in cui ho rifiutato di capire.

Pietà, per tutte le volte in cui non sono stato tuo testimone.