Omelia (25-04-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Pt 5,5 Dalla Parola del giorno Carissimi, rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri. Come vivere questa Parola? "Vi ho scritto - dice Pietro - per attestarvi che questa è la vera grazia di Dio": quale? Quella di sapere "che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi" (5,9). Come la sofferenza subita può essere la grazia, anzi la vera grazia di Dio? Se la sofferenza diventa occasione di umiliazione: "Umiliatevi sotto la potente mano di Dio" (5,6). L'umiltà è quella virtù che ha il potere di trasformare il male in bene! Il male non va eliminato con un colpo di spugna, ma trasformato in bene: grazie all'umiltà. Non c'è amore più grande che dare la propria vita per chi si ama: umiliarsi è dare la propria vita, è dire a te il mio "sì" incondizionato. Qualunque cosa tu faccia di me, io ti dico "sì": perché ti amo! È l'umiltà di Maria che dice il suo "sì" incondizionato a Dio. È soprattutto l'umiltà di Gesù, che si è umiliato fino a farsi uomo e a morire sulla croce per noi: è stato questo il "sì" incondizionato di Dio all'uomo! Nella mia pausa contemplativa, oggi, chiederò al Signore di trasformare ogni mio "no" a Dio e ai fratelli in un "sì", ogni mia durezza in mitezza, ogni mio orgoglio in obbedienza, ogni mia resistenza in umiltà. Verbalizzerò dicendo: Signore Gesù, rendimi come te: mite e umile di cuore, agnello mansueto, servo di Dio e dei fratelli. La voce di un mistico del XVII secolo È l'umiltà il fondo, il coperchio e lo scrigno nel quale le virtù stanno e sono racchiuse. Angelus Silesius |