Omelia (26-04-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho".

Come vivere questa Parola?
In questa terza domenica di pasqua la Parola ci conduce a fare l’esperienza del corpo risorto di Gesù. Gli apostoli sono talmente lontani dallo sperare nella resurrezione del loro maestro che lo credono un fantasma.
E Gesù, per trarli fuori dal loro cieco brancolare nelle paure dell’incredulità, oppone un argomento irrefutabile e concreto: il proprio corpo. Lo tocchino dunque, lo guardino attentamente, gli offrano del pesce arrostito. Lui non esiterà a mangiarlo. Gesù dunque è anche il suo corpo: un corpo di risuscitato che aveva percorso l’iter di un’esistenza votata alla morte. E poiché la sua era stata una morte di amore e per l’amore, la nostra stessa morte "è stata ingoiata dalla vittoria" che è appunto la risurrezione di Gesù.
"Tutte le cose scritte su di Lui nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi" ecco, ora si sono compiute. Il Signore lo conferma apparendo più volte con questo corpo che è quello stesso che ha vissuto le fatiche esistenziali e la morte; ma ora, essendo il corpo del Risorto, è come se Egli avesse seminato nella nostra stessa corporeità un seme di risurrezione, invisibile ma potente. È lì che la nostra speranza accestisce e diventa albero di pace e di serenità nei nostri giorni.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, guardo a Gesù risorto e contemplo in Lui il mio futuro di speranza. Sì, anch’io risorgerò. Tutto cambia anche in ordine alle mie gioie fatiche e dolori presenti, se splende nel mio cuore questa certezza: le gioie diverranno pienezza, le fatiche riposo, il dolore felicità.

Signore, mio Signore risorto, dammi il tuo sguardo di risorto sulle persone che avvicino, sulle realtà con cui vengo a contatto.

La voce di una santa
Ho incontrato a Roma una prostituta che ora è una cristiana fervente. Mi chiesero che cosa le ho detto. Veramente ho solo detto a Gesù di guardarla Lui in un certo modo col suo sguardo di Risorto che purifica e salva.
Madre Teresa di Calcutta