Omelia (02-05-2009)
Monaci Benedettini Silvestrini
Cristo è parola di vita eterna.

Dobbiamo custodire fedelmente la vita nuova ricevuta nel battesimo come dono dell’amore del Padre. Essa è ancora insidiata dall’assalto del male: le tentazioni non sono spente e i pericoli si incontrano ancora. Si comprende la preghiera a Dio per avere la forza di essere coerenti, così che la Pasqua non sia più smentita. L’offerta che Gesù fa di se stesso come pane di vita, come carne da mangiare e sangue da bere, è giudicata dura, difficile da accettare, e viene rifiutata, perché non è capita nel suo significato profondo. Restano però fedeli gli apostoli: la loro fede è espressa e interpretata da Pietro: "Signore, da chi andremo?". In realtà anche un apostolo può non crede... Ad esempio Giuda che lo tradirà, anzi che ha già incominciato a tradirlo.