Omelia (01-05-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Come il Padre che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me."

Come vivere questa Parola?
In un solo versetto, per tre volte si richiama la vita: se ne indica la sorgente nel Padre, il corso spumeggiante che la veicola nel Figlio Gesù, la conca che l’accoglie in ciascuno di noi.
Viene in mente l’immagine di Ezechiele: l’acqua che sgorga dall’altare e prende a scorrere fino a diventare un fiume navigabile sulle cui sponde cresce rigogliosa e benefica la vegetazione.
Sì, è verso questa pienezza e fecondità che, nell’intenzione di Dio, scorre la nostra vita. È però necessario che non si interrompa il collegamento con la Sorgente, risalendo via via lungo il corso dell’acqua viva.
‘Mangiare’ di Cristo, cioè permettere allo Spirito di impregnare la nostra vita di Lui fino a poter dire con Paolo: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. I miei pensieri, i miei sentimenti, la mia stessa volontà, tutto il mio essere deve trasudare Cristo. Ma questo richiede che il ‘nutrirsi’ di Lui, Parola e Pane, non si riduca a un’azione saltuaria, proprio come avviene per il cibo che nutre il nostro corpo. È nell’incontro quotidiano che la sua vita diventa la mia e il mio stesso agire acquista uno spessore nuovo: viene intriso d’amore.

Oggi, nel mio rientro al cuore, riconfermerò l’impegno a nutrirmi quotidianamente di Cristo Parola e, nei limiti delle mie possibilità, di Cristo Pane.

Grazie, Gesù, di continuare a spezzare il tuo Pane perché, nutriti da te, possiamo vivere di te.

La voce di un dottore della Chiesa
Grazie all’Eucaristia, il cristiano è veramente ciò che mangia! La nostra partecipazione al corpo ed al sangue di Cristo non tende che a ciò: farci diventare quello che mangiamo.
San Leone Magno