Omelia (02-05-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Vi sono alcuni tra di voi che non credono." Come vivere questa Parola? Quanta tristezza trasuda da queste parole! Un’amara constatazione che segue la rivelazione abbagliante di una pienezza di amore ineguagliabile. Gesù sta parlando del dono totale che consumerà sulla croce e si prolungherà nel tempo nelle specie eucaristiche, ma gli stessi discepoli concludono: questo discorso è duro! Sono dure le parole di Gesù o è duro il nostro cuore che rimane ostinatamente ancorato alle sue pseudo-sicurezze e ha paura di lasciarsi provocare dall’amore? Certo, accogliere il dono totale di Gesù impegna. Non si può ‘mangiare la sua carne e bere il suo sangue’ e continuare a custodire in cuore rancori, chiusure egoistiche e ‘idoletti’ vari... L’amore chiede amore, chiede di diventare amore, di spalancarsi al dono, senza distinzione di persone. Certi irrigidimenti provocano inevitabilmente sclerotizzazioni della mente e del cuore, fino a rendere impermeabili alla Parola di Dio, così che essa non riesce più a scalfire, anzi diventa incomprensibile, dura, e l’incredulità si fa ineluttabilmente strada. La domanda di Gesù: "Volete andarvene anche voi?", può allora risultare una provvidenziale provocazione che scuote e obbliga a prendere posizione, rimuovendo eventuali ostacoli. Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò che Gesù scuota il mio torpore con la sua domanda: ‘Vuoi andartene anche tu?’. E riconfermerò la mia adesione a Lui. Liberami, Signore, da una fede sonnolenta, che non si pone neppure più domande inquietanti. Il tuo amore continui mantener desto il mio, magari snidandomi dai comodi rifugi in cui mi sono rintanato. La voce di un Padre della Chiesa Anche noi dobbiamo stare attenti: anche noi spesso giacciamo vicino al pozzo di "acqua viva", cioè vicino alle sacre Scritture e ci aggiriamo in esse. Abbiamo i Libri e li leggiamo, ma non cogliamo il senso spirituale. I nostri occhi sono aperti: il velo della lettera è stato tolto. Ma temo che noi li chiudiamo in un sonno ancora più profondo, se non teniamo vigile la spirituale intelligenza. Origene |