Omelia (17-05-2009) |
Omelie.org (bambini) |
Domenica scorsa ci siamo soffermati sull’invito fatto da Gesù: "Rimanete in me". Abbiamo compreso che questa è l’unica condizione per poter essere autentici testimoni quando si presentano delle difficoltà. Da soli, non ne saremmo di certo capaci! Il Vangelo di questa domenica continua il discorso incominciato nella settimana passata, infatti è ancora l’evangelista Giovanni a riportare il seguito del discorso di Gesù. il ritornello di questo brano è di nuovo il verbo rimanere: a quanto pare è proprio uno dei verbi preferiti del Maestro e Signore! Ed in effetti, se ci pensiamo un attimo, tutta la sua vita è stata segnata dalla scelta di rimanere: rimanere fedele al Padre suo e rimanere nell’amicizia con l’umanità intera. Oggi il Vangelo aggiunge qualcosa in più, un particolare che ci cattura. Il Signore Gesù specifica meglio il suo discorso e afferma: "Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore." Quanta ricchezza in due frasi così brevi! Prima di tutto il nostro Maestro e Signore ammette di amare ciascuno di noi dello stesso amore con cui Lui, che è il Figlio Unigenito, è amato da Dio Padre. Ora, credo che nessuno di noi riesca con il pensiero ad avvicinarsi anche solo lontanamente all’immensità e alla profondità dell’amore con cui Dio Padre ama Gesù suo Figlio! È un amore talmente potente, da diventare una persona della Trinità: lo Spirito Santo! La forza d’amore tra Dio Padre e Dio Figlio è proprio lo Spirito Santo. Ebbene, nel Vangelo di oggi Gesù ci dice: "Questo stesso amore, esattamente questo amore potente e inimmaginabile è per ciascuno di voi". Non vi sentite anche voi senza fiato? A me viene la pelle d’oca quando penso a questa realtà, così grande e così vera! Guardate che Gesù non sta dicendo: "Vi voglio bene perché siete bravi, perché siete buoni, perché mi obbedite..." No, Lui ci ama comunque, ci ama in ogni caso! Certo, quando ci si rende conto di quanto è meraviglioso questo amore, sgorga in noi il desiderio di rispondere in qualche modo, di fare qualcosa per dimostrargli che anche noi gli vogliamo bene, per fargli capire che siamo felicissimi di essere amati da lui. Ed è ancora il Maestro e Signore a dirci che cosa gli fa piacere più di tutto: "Rimanete nel mio amore." Rimanere, perciò, non solo in Lui, ma nel suo amore. Come si fa a rimanere nell’amore di Gesù? Ci ho pensato un pochino e poi mi sono resa conto che non è difficile, perché l’amore di Gesù non è qualcosa di vago, di confuso, qualcosa fatto solo di idee o parole... No, proprio no! L’amore di Dio per noi si manifesta e ci raggiunge proprio nell’amore che scambiamo con le persone che abbiamo intorno! Rimanere nell’amore di Gesù significa rimanere nell’amore dei nostri genitori, dei fratelli, degli amici, di tutti coloro che ci sono cari, di tutti coloro con cui condividiamo le nostre giornate. Credo che per rimanere nell’amore, siano necessari due passi. Il primo passo è riconoscere di essere amati: troppo stesso diamo per scontato l’amore, quasi non ci accorgiamo di quanto siamo amati! Ci sembra giusto ed ovvio tutto quello che di bello e buono c’è nella nostra vita e quindi finiamo col dare poca importanza a cose che invece sono preziosissime! Quindi, per rimanere nell’amore, bisogna allenarsi a riconoscere i tantissimi gesti, parole, situazioni che ci fanno sentire circondati dall’amore, immersi nell’amore! Provo a condividere i primi che mi sfiorano il cuore, tra i gesti e le situazioni: la carezza della mamma che ci sveglia al mattino... il sorriso di papà all’uscita di scuola, in mezzo alle facce di tutti gli altri genitori affollati... il profumo della cena che arriva fino al divano... vestiti caldi, asciutti e puliti da indossare dopo una doccia... allegre risate seduti a tavola... canzoni e barzellette per farci compagnia durante i viaggi lunghi in auto... lenzuola fresche e trapunta morbida, per sogni bellissimi... il bacio della buonanotte...E ancora, ancora, ancora, ancora! Potremmo andare avanti per ore solo ad elencarli! Naturalmente ci sono anche le parole che fanno circolare l’amore: ti voglio bene... che bello... grazie... mi fa piacere... sono contento per te... ti chiedo scusa... facciamo pace... proviamo insieme... che bravo che sei...non ti scoraggiare... mi fido di te... sei prezioso... Sì, quando ci fermiamo a pensare e a riconoscere quanto amore c’è nella nostra vita, quanta ricchezza di affetto, di doni, di gioia, abbiamo nelle mani ogni giorno, di sicuro stiamo facendo il primo passo per rimanere nell’amore di Gesù. E poi c’è il secondo passo: dire e dare l’amore. Non basta infatti riconoscere quello che riceviamo, tocca a noi rispondere a questo amore, con le parole e con la nostra vita! Si può dire l’amore prima di tutto con le parole gentili e affettuose perché chi ci è caro, lo sappia! Visto che non sappiamo leggere nel pensiero, per far sapere a qualcuno che gli vogliamo bene, glielo dobbiamo dire! Non c’è da aver timore o vergogna a dire con sincerità "ti voglio bene" ai genitori, ai fratelli, alle sorelle, agli amici... Si può dire l’amore con le parole di incoraggiamento verso chi è sfiduciato, chi ha l’impressione di non riuscire, di non farcela. Si può dire l’amore con le parole di conforto per chi è triste, malinconico, ammalato, preoccupato... Si può dire l’amore con le parole di lode rivolte con semplicità a chiunque le merita: al compagno che è andato bene a un’interrogazione, all’amico che ha segnato un bel goal, all’amica per il suo saggio di danza, alla mamma per la pasta al forno strepitosa, al papà per la bici che ha riparato così bene... Già vedo dalle facce che tutti stanno pensando a molti altri modi per dire l’amore: sono tantissimi e ognuno può trovarne di nuovi! Ma non dimentichiamo che si può anche dare l’amore: facendo una sorpresa, scegliendo un regalo con attenzione e cura, ascoltando chi ha bisogno di sfogarsi, obbedendo ai genitori, comportandoci con rispetto verso tutti... Si può dare l’amore con i gesti semplici del servizio: sparecchiare la tavola, raccogliere qualcosa che è caduto, non lasciare scarpe e zaino lanciati al centro della camera... Si può dare l’amore mettendo in comune una merenda, un gioco, un libro, un dolce... Si può dare l’amore offrendo il perdono a chi ci ha fatto del male, portando pazienza verso chi ci sta un po’ antipatico, impegnandoci a fondo nei nostri doveri di scuola... Se ci alleniamo a riconoscere l’amore presente nella nostra vita e se non ci stanchiamo di dire e dare l’amore ogni giorno, possiamo essere certi che di sicuro rimaniamo nell’amore di Gesù. Prima di concludere, mi piace rileggere ancora un istante, insieme a voi, un’ultima breve frase del Vangelo di oggi: "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena." Veramente solo il cuore di Dio sa pensare una cosa del genere! Ci dice: "Vi ho confidato tutto questo, vi ho parlato del mio amore per voi, vi ho invitati a rimanere nel mio amore, non per darvi un compito, non per mettervi ansia, non per farvi sentire obbligati in qualche modo... no! Vi ho parlato del mio amore perché la stessa gioia che provo io nell’amare, sia anche in voi! Vi ho confidato il mistero del mio amore perché desidero che la vostra gioia sia piena, sia completa, sia assoluta, sia senza ombre!" Questa, esattamente questa, è la gioia che tutti desideriamo! È il desiderio più profondo che ci portiamo dentro, la nostalgia di qualcosa che neppure riusciamo a spiegare, ma che abita nell’intimo di noi! Siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, perciò sentiamo il bisogno di vivere nella stessa gioia che sgorga dall’amore! Il Padre Buono lo sa, e per questo ha mandato nel mondo il suo Figlio Gesù. Proprio Gesù, il nostro Maestro ed amico, ci ha voluto parlare cuore a cuore, ci ha voluto confidare il suo amore, perché la nostra gioia sia piena, limpida, assoluta! Durante la settimana che ci sta davanti, allora, ogni volta che ci troveremo davanti a qualche problema, a qualche difficoltà, a qualche contrarietà, ricordiamoci della Parola di oggi. Ricordiamoci che siamo amati con la stessa forza d’amore che c’è tra il Padre e il Figlio. Ricordiamoci che possiamo sempre rimanere nell’amore di Gesù, riconoscendo l’amore in cui siamo immersi e senza stancarci di dire e dare l’amore a coloro che accostiamo. Ricordiamoci che rimanendo nel suo amore, possiamo gustare la gioia perfetta. Commento a cura di Daniela De Simeis |