Omelia (31-05-2009)
padre Mimmo Castiglione
Arriva Gagliardo! Con petali di rosa!

Che dall’alto di Santa Maria dei Martiri nella bella Roma
cascano giù come fiammelle, come lingue di fuoco!

Ingovernabile come il vento che non si può ammansire.
Incontrollabile come il fuoco che non si può domare.
Inarrestabile come l’acqua che non si può fermare.
Avanza per la sua strada che solo Lui conosce.
E non si cura di chi contrasta. Anzi, eccita allo zelo, a proferire lodi!
Visita le ragioni gratificando i sensi, interrogando i vuoti da colmare.

Dov’è finito l’ardore d’un tempo di quando s’era innamorati?!

Se non fosse per il tuo alito che dona vita,
e per il soffio del tuo grande cuore che rimette il debito,
per il tuo vento che alla vanità s’oppone:
lo Spirito che ci hai promesso, il Consolatore
il Santo Difensore, l’Avvocato nostro,
l’Intercessore, la Guida,
dove trovare il coraggio per continuare a vivere ancora
e la forza per affrontare la fatica e sopportare l’angoscia e la paura
e tanta speranza per non lasciarsi sopraffare?!


I discepoli di Gesù son felici d’aver rivisto il Maestro vivo ancora!
Condividono le risonanze d’abbandono e di fiducia.
Aspettando d’accogliere il Promesso,
che effuso già s’era dalla croce, spirato,
riconsegnato dal Figlio al Padre.
Poi sotto forma di sangue ed acqua, aveva inondato!
Come fiume del tempio, come della fontana zampillo!

Arriva il momento! Si riceve l’Atteso, tra petali di rosa!
Liberi dalla paura, i discepoli possono ora annunciare al mondo
la buona e bella notizia di Gesù morto e risorto.
E dare la vita!
Perdonati, si nutrono delle sue parole,
che riportate alla memoria dallo Spirito,
cominciano ad essere finalmente comprese,
trasformate in seme, acqua, vita.
E s’inizia a capire anche tutto ciò che è stato.
E ciò che dovrà avvenire. E sopportarne il peso!

Si compie dunque la promessa. Inizia il tempo della Chiesa.
Tutto converge a Pentecoste. E tutto riparte!
Lo Spirito come il vento per tutti s’agita, come battito d’ali.
E come colomba che plana, su ognuno come lingua di fuoco riposa,
per essere inteso.
E non più per il tempo necessario per realizzare una missione, ma per sempre!
I discepoli vengono costituiti pneumatofòri, portatori di Grazia,
dei frutti della morte in croce e della remissione dei peccati!

PREGHIERA

Grazie Signore Gesù
che mediante il tuo Spirito parli la mia lingua, al mio cuore.
Grazie perché mai m’abbandoni e mi consoli
soprattutto quando orgoglioso ti sfido
e poi sconfitto m’allontano e il fallimento mi confonde
e non comunico più ed è la morte.
Il tuo Spirito mi faccia regalo dei suoi doni e dei suoi frutti
per vivere una vita vera, autentica.
E mi sostenga nel cammino, nel mio impegno e nella mia fatica.

O Soffio di Dio o Suo Respiro, o principio di Vita nuova
che scaturisci dall’alleanza e dal perdono,
o Forza che santifichi vivificante,
che consacri investendo per la missione,
che fai rinascere facendoci strumenti,
o Paraclito, giustificami nella colpa, difendimi dall’accusa.
Ti chiamo presso di me.
Tu che conduci in unità le differenze.
Consolatore che offri sollievo e riposo, riparo e conforto.
Che invadi l’intimo dei cuori rinforzandoli.
Ristoratore che sazi e lavi, che guarisci e sani, che scaldi e raddrizzi,
aiutami a non prestare fede ad ogni ispirazione.
Guidami nei pensieri, ravviva le mie energie.
Risveglia in me il perdono e rinnovami nell’ardore.
Illumina la mia storia ed aiutami ad interpretare.
Riaccendi in me lo zelo e ridesta la passione.
Aprimi alla relazione Tu che mi fai conoscere il Padre ed il Figlio
e dietro di loro scompari.
Formami alla tolleranza ed alla sopportazione.
Educami al confronto ed a dialogare. Insegnami l’amore.