Omelia (07-06-2009) |
padre Gian Franco Scarpitta |
Dio già in Sè si fa per noi Dopo aver riflettuto su Dio che in Cristo ci salva e ci rafforza con la potenza dello Spirito Santo, adesso siamo invitati a riflettere come Dio, già in se stesso si rende Amore nei nostri confronti, perché Lui medesimo ha qualcuno da amare. Un Dio insomma Amore eterno ed infinito. "Noi non togliamo al Padre la sua Unicità divina, quando affermiamo che anche il Figlio è Dio. Poiché egli è Dio da Dio, uno da uno; perciò un Dio perché Dio è da Se stesso. D'altro lato il Figlio non è meno Dio perché il Padre è Dio uno. Poiché l'Unigenito Figlio non è senza nascita, così da privare il Padre della Sua unicità divina, né è diverso da Dio, ma poiché Egli è nato da Dio." Con queste parole Ilario di Potiers compendia la descrizione del Dio cristiano, quello che si distingue da tutte le altre credenze religiose perché rivelatoci dal Verbo Gesù Cristo: si tratta di un solo Dio e Signore, infinito, incorruttibile ed eterno, che nella sua natura è Uno e Unico e non ammette altre divinità accanto a sé. Contrariamente a quanto si concepisce nella nostra natura umana (una natura, una persona) Egli nella sua unicità, ha tuttavia ha Tre Persone, ciascuna aventi eternità, unicità e perfezione assoluta in modo tale che si co - appartengano a vicenda e interagiscano reciprocamente fra di loro sin dall’eternità, e che la somma delle perfezioni di Una non smentisca quella di tutte le altre. Insomma, il Dio cristiano è Uno e Unico, ma allo stesso tempo è anche Tre. In virtù di questo non è contraddittorio affermare che il Figlio sia Dio allo stesso modo e alla pari dignità del Padre e che anche lo Spirito Santo sia Dio come i Suddetti, avente egli la medesima Perfezione. Una natura (sostanza), Tre Persone. Un concetto questo che Tertulliano, teologo della prima cristianità, coniò con il termine di Trinità. Esso (facciamoci caso) non è presente nella Bibbia, ma ciò non toglie che il suo contenuto (che Dio è davvero Uno solo in Tre Persone) è riscontrabile facilmente, soprattutto nei passi del Nuovo Testamento: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,... (Mt 28, 19 – 20); "Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.» (1 Cor 12, 4 - 6); "La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. " (2 Cor 13, 13); Anche Luca dimostra che in Cristo appena battezzato agiscono tutt’e Tre le Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Lc 3, 21 – 22) e si riscontra spesso nei Vangeli che mentre il Padre manda il Figlio Questi invia lo Spirito Santo. Quando agisce una sola di queste Persone, anche se non con l’evidenza immediata e continua, agiscono anche tutte le altre Due perché esse sono Uguali e distinte. Come si spiega tutto questo? Semplicemente non si spiega. E’ un Mistero insondabile al quale la mente umana non potrà mai arrivare, ma che solamente la fede può concepire come possibile. La fede, intendiamoci, libera, partecipe e disinvolta per la quale non ci si deve meravigliare di nulla, nemmeno che Dio sia Uno e molteplice allo stesso tempo: del resto come diceva l’angelo Gabriele a Maria, "nulla è impossibile a Dio", ma che Dio onnipotente sarebbe il nostro se non lo ritenessimo capace di realizzare (anzi di Essere) quello che umanamente si ritiene inconcepibile? Ma soprattutto, che Dio – Amore sarebbe il nostro se non fosse Egli stesso, nella sua stessa natura immanente, amore infinito che realizza la comunione nelle sue Tre Persone? Se crediamo che Dio è amore, ebbene lo crediamo risolutamente e convinti che questo Amore sia Reale e infinito già in se stesso e che pertanto in se stesso abbia una comunione di vita per avere sin dall’eternità Qualcuno da amare. E la Trinità è infatti questo: l’amore che Padre, Figlio e Spirito Santo realizzano fra di loro in un rapporto di reciproca appartenenza, amore Eterno e infinito che realizza nella forma totalizzante il mistero di Dio e che si dispiega anche nei nostri confronti. Il fatto che uno di queste Tre Persone (il Figlio) si sia incarnata e abbia vissuto con noi l’esperienza umana non disdegnando neppure il dolore e la morte, dimostra come anche noi siamo interessati e coinvolti da questa relazione di comunione fra i Tre. Attraverso il Figlio Gesù Cristo, in virtù dello Spirito Santo, abbiamo accesso al Padre e pertanto siamo resi partecipi della vita dell’amore trinitario che si realizza nel nostro quotidiano prendendo forma nella nostra stessa vita. E' a partire da Lui, dalla sua vita, dalle sue parole e dai suoi insegnamenti che noi comprendiamo il vero essere di Dio; così pure è dalla continua comunione di Gesù con il Padre con cui Egli forma una cosa sola e nel mostrarsi di Gesù docile all'opera dello Spirito Santo da Lui chiamato Paraclito e Consolatore, come ancora nel suo voler donare lo Spirito e soprattutto nell'essere "il Verbo che al principio era Dio e che si è fatto carne che venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1, 1-14) siamo invitati a riscoprire tale Mistero divino, affascinarci di esso e in esso entrare nella più completa delle immedesimazioni, poiché la Trinità è un Mistero non solo da credere, ma anche da assumere e nel quale tuffarci a capofitto. Che cos’è infatti la vita cristiana, quale perfetta sequela di Cristo, se non vita trinitaria? Nella misura in cui noi viviamo la nostra relazione di appartenenza al Figlio Verbo Incarnato Gesù Cristo sperimentiamo che la trinità abita in noi e che essa ci accompagna concretamente nella vita di tutti i giorni perché in ogni situazione facciamo esperienza che Dio ci protegge e ci conferma nel suo amore di Padre; ci accompagna e si incammina con noi nella presenza costante di Gesù Figlio; ci conforta e ci illumina, ispirandoci e sostenendoci come Spirito Santo. E dalla Trinità siamo esortati anche a donarci assiduamente agli altri nella carità e nella condivisione operosa con la stessa intensità in cui le Tre Persone si donano reciprocamente l’Una alle Altre quindi a noi, a realizzare fra di noi e con gli altri lo stesso amore di donazione reciproca e di apertura solidale che tutti ci aspettiamo si concretizzi forti di un esempio che ci proviene da parte di un Dio che è capace di essere Amore infinito già in se medesimo. |