Omelia (01-06-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Tb 1,2 Dalla Parola del giorno "Tobi, trovandosi in esilio non abbandonò la via della verità." Come vivere questa Parola? Tobi, un pio israelita, conosce nella sua vita varie vicissitudini, tra cui la deportazione a Ninive, che lo costringe a vivere in un contesto pagano. Tutto lo spingerebbe ad abbandonare le tradizioni patrie, assimilandosi alla cultura circostante e abbracciandone la fede. Ma è proprio in questa situazione sfavorevole, che si rivela la qualità della sua adesione a YHWH. Egli "non abbandona la via della verità" e "teme Dio più che il re". Una fede che va all’essenziale: non è passivo assenso a tradizioni assimilate superficialmente, ma adesione convinta a ciò che viene riconosciuto come "la verità". Allora è in gioco la coscienza che non può scendere a facili compromessi. L’ostilità dell’ambiente, il "tutti fanno così" non sono motivazioni valide, in grado di giustificare pavide dissimulazioni e comportamenti contraddittori. Certo, la coerenza nella vita richiede coraggio, capacità di pagare di persona, disponibilità ad affrontare la solitudine e l’irrisione. Un prezzo sicuramente alto, ma molto più alta è la posta in gioco. La persona porta in sé la tensione verso il vero il bene e il bello. Nell’impegno ad autotrascendersi per conseguirlo modella il suo carattere, si svincola dall’appiattimento indotto dalle masse, diviene capace di orientare la propria vita. Si possiede, e quindi può cedersi a Dio e agli altri. Il fatto che oggi la società non favorisca la ricerca della verità e l’opzione di fede se da un lato crea difficoltà, dall’altro può orientare verso un’adesione più consapevole e convinta. Sta a noi decidere se farci rimorchiare stancamente o prendere in mano il timone della nostra vita, alimentando in noi più "il timore di Dio" cioè la consapevolezza del suo onnipotente e onnipresente amore che ci avvolge, che non "il timore del re", cioè delle proposte massificanti da cui siamo bombardati. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascerò afferrare dalla bellezza della Verità che voglio servire con tutto me stesso, anche a costo di pagare di persona. Riconfermerò la mia adesione totale a Colui che è la Verità e gli chiederò di rendermi coraggioso suo testimone. Gesù, tu hai detto: Io sono la Via, la Verità, la Vita. Io credo in te e nella tua parola. Aiutami a non cedere alle suggestioni di chi tenta di offuscare la tua luce con proposte tanto allettanti quanto false. La voce di un fondatore Siamo sinceri. Perché non sempre rinnoviamo la società, perché non abbiamo sempre la forza di trascinare? Ci manca la fede, la fede calda! Viviamo poco di Dio e molto del mondo: viviamo una vita spirituale tisica, manca quella vera vita di fede e di Cristo in noi, che ha insita in sé tutta l'aspirazione della verità, e al progresso sociale; che penetra tutto e tutti, e va sino ai più umili lavoratori. S. Luigi Orione |