Omelia (31-05-2009) |
padre Ermes Ronchi |
Nati dal respiro di Dio, mandati a costruire fraternità La Bibbia è un libro pieno di strade e di vento, come Pentecoste: vento impetuoso e respiro leggero, strade che convergono e ripartono. «Gesù venne a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro» e con un gesto inusuale mai registrato prima «alitò» su di loro. Soffiò il suo respiro su ciascuno e su tutti: «Ricevete lo Spirito Santo». Lo Spirito è il respiro di Dio, è ciò che fa vivere Dio. Ricevetelo, come all’origine lo ha ricevuto Adamo, alito di vita nelle sue narici, e divenne un essere vivente. Nella Bibbia la parola più legata a Spirito Santo è ' nascità, con tutto il suo corteo di manifestazioni: creazione, vita, trasformazione. Lo Spirito presiede alle nascite, il suo lavoro è la vita. Nicodemo a Gesù: «Come è possibile rinascere?». Gesù risponde con una delle parole più alte per la nostra vita spirituale: «Chiunque è nato dallo Spirito è Spirito». Adamo che nasce dal soffio di Dio è soffio di Dio, io – pur con tutte le mie inconsistenze – sono respiro di Dio. E questo è così vero che in san Paolo non si riesce quasi mai a capire fino a che punto la parola spirito si riferisca alla terza Persona della Trinità, o al modo di vivere di Cristo, o a quello dell’uomo che intreccia il suo respiro con quello di Dio. Non di confusione si tratta, ma di comunione! L’umanità dell’uomo, la sua diversità radicale rispetto a tutte le altre creature, ciò che fa sì che noi non siamo il primate evoluto che eravamo, non si spiega a partire dalla nostra appartenenza al mondo animale, ma soltanto a partire dal mondo di Dio. L’uomo è uomo per il respiro di Dio in lui. Io non sono un semplice affinamento della catena animale ma diversità che viene dalla divinità. Essere umani ed essere respiro di Dio è la stessa cosa. L’umanità dell’uomo è la divinità in lui. Lo specifico dell’umano è il divino in noi. «Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». A compiere l’identica missione: di un Figlio venuto perché tutti gli uomini si scoprano figli e vivano da fratelli; di un crocifisso amore che toglie il peccato del mondo: «Vi do il potere di togliere i peccati» . Gesù conferisce all’uomo spirituale un potere anteriore a tutti i riti della penitenza, più profondo di tutte le formule di assoluzione. Se vivi il progetto di Cristo anche tu togli il male, purifichi, liberi, fai avanzare; anche tu strada e vento, come lo Spirito, per le vele del mondo. |