Omelia (16-06-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 2Cor 8,1 Dalla Parola del giorno "Nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità." Come vivere questa Parola? La generosità è qui considerata da Paolo, come una grande grazia data da Dio alle chiese della Macedonia. Infatti la possibilità di dare è dono di Dio e così anche la volontà, lo slancio del dare. Vi è anche una ragione ancora più profonda: là dove il credente s’impegna a dare quello che Dio stesso gli dà la possibilità di donare (e dona disinteressatamente!) il suo cuore si apre sempre di più al dono di Dio. Nella sua prima lettera S. Giovanni scrive: "Se uno ha ricchezze in questo mondo e, vedendo il fratello in necessità, gli chiude il cuore, come l’amore di Dio può dimorare in lui?" (1Gv 3,17). Si evidenzia così che la generosità è una condizione indispensabile perché l’amore di Dio rimanga in noi e noi in Lui. La grazia per noi, se siamo generosi, come per le chiese di Macedonia, è questa: ricevere l’amore di Dio, vivere nel suo amore, partecipare attivamente al suo essere amore-dono. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò di unirmi strettamente a Gesù durante il giorno con rapidi ma frequenti rientri al cuore. Rendi il mio cuore attento alle necessità dei fratelli e generoso nel dono totale di me. Le parole di un testimone Condividere discretamente e a ogni occasione le pene e le gioie, le difficoltà della vita, dare un ascolto pieno di tenerezza: questo è il dono da chiedere ogni giorno al Signore. Charles de Foucauld |