Omelia (21-06-2009) |
don Remigio Menegatti |
Diamo lode al Signore per i suoi prodigi PREGHIERA DI COLLETTA Rendi salda, o Signore, la fede del popolo cristiano, perché non ci esaltiamo nel successo, non ci abbattiamo nelle tempeste, ma in ogni evento riconosciamo che tu sei presente e ci accompagni nel cammino della storia. Per il nostro Signore... Rendi salda, o Signore, la fede del popolo cristiano Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?» Gli apostoli, pur avendo visto tanti segni della potenza di Gesù, hanno paura in mezzo alla tempesta che si abbatte improvvisa e gagliarda sul lago di Galilea. Si sentono abbandonati, dato che Gesù appare come estraneo, addormentato. Non avete ancora fede? È proprio la fede in lui e nella sua potenza la questione di fondo: tanti miracoli e discorsi del Maestro sembrano svanire quando si è nel pericolo, non ci si ricorda della presenza forte di Dio. Il punto a cui Gesù intende condurre i suoi amici è la fede. Molti giungono ad una fede forte e sicura solo dopo la Pasqua, avendo sperimentato il potere sulla morte, vera potenza che mette in difficoltà le certezze umane e rischia di far "naufragare" anche il credente debole Vivo la fede come continua ricerca dell’amore di Dio? Non ci esaltiamo nel successo, non ci abbattiamo nelle tempeste Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando erompeva uscendo dal seno materno, quando lo circondavo di nubi per veste e di densa caligine per fasce? Poi gli ho fissato un limite e gli ho messo chiavistello e porte e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde». Per gli Ebrei il mare era considerato una forza che poteva diventare ostile; da qui il collegamento con il male. Dio solo può mettere un limite al suo potere; lui il creatore che ha in mano ogni elemento. Ne nasce la convinzione che nel pericolo l’uomo può invocare il Signore nella certezza di sperimentare la sua protezione potente. Riesco a confidare nel Signore e invocare l’aiuto di Dio quando provo che la potenza del male minaccia la mia vita? Riconosciamo che tu sei presente e ci accompagni Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia, Gesù si manifesta con il potere del Padre suo, continua l’opera di Dio creatore, quando si oppone al male che è simboleggiato nel mare in tempesta. Furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?» La reazione dei suoi amici è lo stupore per la sua potenza, primo passo verso la fede. La domanda mette in moto la ricerca, per giungere ad una piena adesione di fede. Importante è non fermarsi alla meraviglia, o all’invocazione solamente nella prova, ma riconoscere che lui è sempre presente anche nei momenti in cui sembra "dormire", lontano dai nostri problemi. Non c’è un vangelo diverso da Gesù; è lui la buona notizia di Dio, in qualsiasi lingua venga annunciata. È Cristo il contenuto della mia fede e del mio servizio di testimone? PREGHIERA CONCLUSIVA Padre, in Gesù possiamo conoscere la tua potenza che offri per la nostra salvezza. Il suo potere sconfigge il male, come ti chiediamo sempre nella preghiera che lui stesso ci ha insegnato. "Liberaci dal male" ti chiediamo anche ora mentre ti lodiamo come Padre nostro che sei nei cieli... |