Omelia (23-06-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti". Come vivere questa Parola? Ed è questa la regola d’oro! È capitato ieri: agli altipiani di Arcinazzo (a non molti chilometri da Roma), dove ho incontrato un pastore col suo armento. Dopo aver parlato del bello e brutto tempo, mi ha detto: "Per me la regola è questa: Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Esattamente l’altra parte complementare a quella che è stata chiamata: la regola d’oro. Mi è sembrata una conferma del fatto che la Parola di Gesù non contraddice ma conferma le aspirazioni più vere del cuore umano e il suo bisogno di aprirsi all’altro in una relazionalità pacifica, buona. Ciò che però va sottolineato è che, per mettere in pratica questo stile di vita di qualità umano-evangelica, devo passare per la "porta stretta" di cui parla Gesù subito dopo. Si tratta di costringere l’ego ad accettare quelle strettoie che, riducendo le sue esigenze egoiche, dilatano il cuore e lo rendono libero di scegliere secondo le indicazioni della regola d’oro. Anzi, Gesù spinge ancora più in alto le aspirazioni ad amare nel modo più nobile e alto: "Amatevi come io vi ho amato" che è il dono della propria vita perché l’altro sia felice. Contemplo, oggi, Gesù crocifisso e risorto. Chiedo a lui che in me nasca e cresca la voglia, l’impegno e l’attenzione a scegliere, per l’altro, quello che so bene essere un bene per me e per tutti. Signore, dammi un cuore grande e libero, modellato sul tuo. Le parole di un dottore della Chiesa Se vuoi come condensare in una frase il succo dei consigli del Vangelo, devi cogliere e scolpire nel tuo cuore quella massima uscita dalla bocca del Signore e che è la sintesi di tutta la giustizia: Tutte quelle cose che vorreste che gli altri uomini facessero a voi, fatele voi ad essi. Qui, infatti, sta tutta la legge e i profeti (Mt 7,12). In verità, le specie e le parti della giustizia sono infinite, ed è assai difficile non solo analizzarle per iscritto, ma anche coglierle col pensiero. Tutte, comunque, sono racchiuse in quell'unica e essenziale massima, che o assolve o condanna – in base a un tacito giudizio dell'anima – la coscienza intima e nascosta degli uomini. S. Girolamo |