Omelia (28-06-2009) |
don Remigio Menegatti |
Dà lode al Signore, anima mia PREGHIERA DI COLLETTA O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore, perché si sciolgano le loro lingue e tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie. Per il nostro Signore... Scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi. Dio si conosce non attraverso formule astratte, imparate a memoria, bensì guardando i gesti di salvezza che opera per l’umanità; il Signore continua l’opera della creazione portando a compimento il suo progetto d’amore. Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone. Non solo il popolo eletto, ma tutti possono beneficiare della presenza di colui che realizza le promesse del Padre. Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. Una piccola fede è presente anche in chi non appartiene all’assemblea dei praticanti; da questa fede Gesù parte per operare la salvezza. Sono consapevole della potenza salvifica di Dio? Lo invoco con fede, o almeno con un briciolo di fiducia in lui? Solo per la salute del corpo o anche per la salvezza della mia vita? aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. La guarigione è il primo obiettivo da cui nasce anche indirettamente un’occasione di annuncio della salvezza per quanti incontrano chi si sente salvato da Dio. Disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. Gesù attua quanto le persone chiedono a Dio; è il Figlio che compiere le stesse opere di Padre, portando a compimento l’opera della creazione, soprattutto in chi non gode di una vita piena e libera dal male. La parola ascoltata e annunciata è la Parola stessa, lui, l’inviato dal Padre. Come vivo la missione di testimone? Mi sento liberato e annuncio questa liberazione potente per coinvolgere altri nella fede? Tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie Lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Avviene un cambiamento radicale nella vita delle persone, segno della liberazione profonda che Dio promette e poi, nella pienezza dei tempi ha di fatto operato in Gesù. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. Anche la creazione stessa partecipa a questo rinnovamento, la natura che circonda l’uomo condivide la novità. >u>Pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!» Chi prima era solo spettatore diventa ora testimone; chi poteva rimanere estraneo alla sofferenza dell’uomo, ora condivide la sua gioia e manifesta la sua fede in Dio, che in Gesù mantiene le sue promesse. Lo stupore è un primo gradino per giungere alla fede in Dio; lasciarsi coinvolgere anche dalle vicende degli altri è partire alla scoperta della salvezza per noi stessi Gesù è lui la buona notizia di Dio, e tutti siamo possibili testimoni e autorevoli annunciatori di questa novità salvifica per l’umanità intera. Mi sento testimone? Opero come annunciatore di Dio e della sua potente salvezza? PREGHIERA CONCLUSIVA Padre, nel tuo Figlio fatto uomo realizzi pienamente le promesse di salvezza e liberazione da ciò che impoverisce la nostra vita. Manda anche su di noi lo Spirito perché apra anche le nostre orecchie all’ascolto della Parola del Cristo e le nostre bocche al canto della lode di te. Insieme con tutti i redenti vogliamo manifestare a te la nostra gioia e pregarti come Padre nostro che sei nei cieli... |