Omelia (29-06-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Atti 12,1 Dalla Parola del giorno "In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa." Come vivere questa Parola? Le letture della solennità odierna ci presentano due colonne della Chiesa nascente: Pietro, cioè la roccia posta da Cristo a fondamento della sua Chiesa, e Paolo, l’apostolo scelto per portare il messaggio evangelico ai pagani. Due persone profondamente diverse per temperamento e per cultura, ma accomunate da una straordinaria passione per Cristo. Un’unica missione realizzata percorrendo strade differenti, ma convalidata dallo stesso sigillo della testimonianza spinta fino al versamento del sangue. In loro, l’immagine di ciò che ogni cristiano è chiamato ad essere: una persona afferrata da Cristo, con la missione di farlo conoscere attraverso la testimonianza della propria vita. E ciò anche quando il contesto socio-culturale è tutt’altro che favorevole. Anzi è proprio allora che il mandato si fa impegno pressante e la testimonianza diviene più luminosa e credibile. Ma questo richiede coraggio! Certo! Il coraggio di credere sul serio, cioè di fidarsi di Dio e di contare su di lui, e non sulle nostre forze. Allora si potrà constatare con Pietro che "il Signore ha mandato il suo Angelo", e con S.Paolo che "Il Signore mi è stato vicino", non con miracoli strepitosi che hanno chiuso la bocca degli avversari, ma con la forza del suo amore e con il dono della sua pace. Oggi, nella mia pausa contemplativa, tornerò con la mente a quel momento in cui ho percepito di essere stato afferrato da Cristo e riconfermerò la mia volontà di testimoniarlo con la vita, ponendo piccoli ma concreti gesti suggeritimi dalle situazioni che oggi mi troverò a vivere. Grazie, Signore, per avermi raggiunto con il tuo amore, per avermelo fatto sperimentare così che lo gridi al mondo intero. La voce di un testimone I libri, i documenti, i ragionamenti non ci potranno mai convincere e convertire. Ciò di cui c’è bisogno è la luce di una vita, ml’irradiamento di un volto, il battito di un cuore: è il dono di tutta una vita Maurice Zundel |