Omelia (12-07-2009)
don Roberto Rossi
Incominciò a mandare i dodici a due a due

Tutto il Vangelo di Marco è percorso dall'onda missionaria. Fin dall'inizio, Gesù è colui che «proclama il Vangelo di Dio» (1,14).
L'evangelizzazione è l'ultimo comando del Cristo risorto: «Andate in tutto il mondo, proclamate il Vangelo a ogni creatura» (16,15).
L'evangelizzazione consiste nell'annuncio che in Gesù il Regno di Dio è venuto per tutti gli uomini. Ecco la predicazione. Marco dice che i discepoli predicano la conversione e se ne vanno «a due a due». Il due è il numero della più piccola comunità, ma è il segno di una fraternità concreta, testimonianza di vita, prima dell’annuncio esplicito. Ogni evangelizzazione è comunitaria.

Poi si parla dell’espulsione degli spiriti immondi. La lotta tra Gesù e il maligno, inaugurata con la grande tentazione nel deserto, viene continuata con l'espulsione dei demòni; anche gli apostoli devono affrontare il maligno in nome del loro Maestro Gesù.

Terzo elemento: le guarigioni. «Ungevano di olio molti infermi e li guarivano»; accostando queste parole con la Lettera di san Giacomo (5,14) che testimonia l'unzione dei malati in un contesto sacramentale, si capisce che il gesto dei discepoli riferito da Marco è come un anticipo di questa pratica sacramentale.

Ai discepoli in missione Gesù da una prima raccomandazione: la povertà.
L'apostolo (e il cristiano nella sua testimonianza e nella sua evangelizzazione) deve contentarsi del minimo: «Oltre al bastone non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; calzassero i sandali e non indossassero due tuniche». L'apostolo (e il cristiano) deve essere libero e disponibile; deve manifestarlo col suo distacco totale. «Entrati in una casa rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo». L'apostolo sarà obbligato a chiedere l'ospitalità; arrivato in una città si contenterà di ciò che gli è posto dinanzi nella prima casa che lo riceve, senza cercare altrove: «Rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo».

La seconda raccomandazione di Gesù concerne l'atteggiamento dei missionari (dei cristiani nel loro compito di evangelizzare) in caso di rifiuto da parte degli uditori: devono semplicemente esprimere il loro disappunto, «scuotendo la polvere dai loro piedi per testimoniare contro di loro». Questo gesto, attestato negli Atti degli Apostoli (13,51), vuole sottolineare la gravità del rifiuto. I discepoli, al pari di Gesù, urteranno contro la cattiva volontà dell'uomo, ma nello stesso tempo, metteranno l'uomo di fronte alle sue responsabilità.

In questo contesto in cui meditiamo il compito dei cristiani di evangelizzare il nostro mondo, di impegnarci nella lotta contro il male e nella preoccupazione amorosa verso i malati e i poveri... accogliamo la lettera Enciclica del S. Padre Benedetto XVI "Caritas in veritate", nella quale la Chiesa intende proprio mettersi nelle situazioni del mondo di oggi, offrire la luce e la forza del vangelo, attraverso questa che è "la dottrina sociale", a difesa e promozione della giustizia, della pace, della fraternità, dello sviluppo dei popoli, della vita e della salvezza dei poveri della terra.