Omelia (08-06-2003) |
padre Gian Franco Scarpitta |
Scendi, Spirito Santo! Diceva Gesù in una certa occasione: "Se voi che siete cattivi date cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!" (Lc 11, 9-13); in questo passo Egli indica quale sia "la cosa buona" per eccellenza che il Padre può dare ai suoi figli: essa non consiste in beni materiali di sorta o in soddisfazioni passeggere, ma piuttosto nello Spirito Santo... Lo Spirito Santo! E' questo il dono più prezioso che Dio garantisce a tutti nell'immediato tutte le volte che le nostre preghiere ne fanno richiesta. Perché si tratta di un dono del tutto speciale, che è all'origine di tutti gli altri doni: in forza dello Spirito Santo tutto si può ottenere; senza di Esso nulla è possibile conseguire. Perché non si deve procacciare alcun obiettivo, ma ottenere piuttosto la concentrazione e la capacità necessaria di conseguirli tutti, questi obiettivi! Nella lotta non ci serve la vittoria immediata, bensì la costanza e il coraggio per poterle vincere tutte, le nostre lotte. Né ci serve il pane, ma piuttoso la perseveranza nella fatica per poterlo guadagnare, questo pane. Lo Spirito Santo promette tutto questo. Il che non deve sembrarci strano se consideriamo che lo Spirito è Dio Egli stesso in quanto vincolo di unione fra il Padre e il Figlio; come Dio Egli opera tutto ciò che vuole e può realizzare anche cose prodigiose: aveva ridato vita alle ossa consunte in una valle inaridita(Ez 3), aveva sostenuto Gesù nelle tentazioni diaboliche durante le tentazioni del deserto (Mc 11, 12-13) e già prima ancora che venisse formato il cosmo "alitava sulle acque" rendendosi attivo nella creazione(Gn 1-2). Con la medesima efficacia lo Spirito Santo discende nell'uomo per infondere capacità di comprensione e coraggio in tutte le vicissitudini della vita. Basta invocarlo in un sincero atteggiamento di preghiera ed essere disposti alla sensibilità necessaria a poterlo ricevere e al "rinnovamento" interiore di vita una volta che lo si è ricevuto. Così lo pregarono gli apostoli, quando riuniti nel cenacolo con le porte chiuse per paura dei giudei, avvertirono un rombo e percepirono come delle lingue di fuoco che si posarono su di essi... Tutti questi elementi, fuoco, vento, rombo la teologia li definisce "teofanici" poiché manifestano la presenza di Dio in una determinata situazione; ora, in questa particolare circostanza Dio infonde agli apostoli coraggio e franchezza apostolica, per cui allontanato ogni timore partono per la predicazione in tutto il mondo, a partire dagli ascoltatori più immediati, che assistono al prodigio del tutto singolare per il quale diventa loro comprensibile il "parlare in lingue". Ebbene- dicevamo- lo stesso coraggio apostolico e la medesima forza e capacità di comprensione riceviamo noi tutti se ci affidiamo all'azione dello Spirito Santo e se lo invochiamo con fiducia, certi di poterlo ricevere... Non intendiamo dire che lo Spirito ci renderà capaci di fare "miracoli" o azioni soprannaturali, ma che ci darà alito nel senso che segue: quante volte la paura o il senso di incertezza ci spingono a procrastinare nelle nostre decisioni? Quante volte ci sentiamo come esitanti nell'agire e demotivati nelle nostre scelte e risoluzioni decisionali? In questi casi occorre certamente riflettere, valutare e soppesare prima di darci all'azione ma la prudenza non deve trasformarsi in timore o titubanza: una volta appurata la legittimità delle nostre scelte la paura deve essere vinta non prendendola in considerazione e lanciandoci nell'azione: "Agirò adesso!" (Og Mandino). Specialmente nei propositi di bene che richiedono immolazione e perseveranza e paventano continue delusioni e scoraggiamenti, quello che ci occorre è la determinazione, la calma, la decisione e la sicurezza nelle nostre azioni quando queste siano fondate e motivate da un retto agire. Ma tale capacità di azione e sicumera non può che provenirci dallo Spirito Santo, il solo a poter infondere costanza e vigore apostolico in qualsiasi circostanza o situazione, soprattutto perché Egli è lo Spirito "datore dei doni"... e se c'è un dono particolare che lo Spirito garantisce per l'utilità della nostra vita, questo è quello del "discernimento", ossia la capacità di comprendere le cose secondo la volontà di Dio e di farci riscoprire ogni giorno quello che va fatto e quello che va evitato, le parole che vanno proferite e quelle che vanno taciute, le opere che vanno compiute e quelle che vanno omesse, affinché il nostro agire sia retto e orientato da un sano criterio. Lo Spirito Santo, poiché Spirito di verità che guida verso la pienezza del vero, come infatti non ci farebbe distinguere in tutto e per tutto quello che è reale da quello che è illusorio o fittizio? Come non ci darebbe l'orientamento esatto per un progresso personale e collettivo in tutti i campi? Come non ci offrirebbe quella consolazione di cui abbiamo tanto bisogno nella molteplicità delle nostre apprensioni? E chiaro che alla presenza dello Spirito quale dono divino non si può che restare affascinati e lasciarci da Questi "rinnovare" cioè mettendoci all'ascolto e prestando l'attenzione ai Suoi suggerimenti nonché lasciandoci guidare in modo da poter diventare persone "libere", entusiaste e disinvolte e abbandonare ogni attitudine legata alla schiavitù e al timore servile: nella logica dello Spirito Santo la parola del Signore non si può concepire se non nella libertà e nella gioia e la si mette in pratica non spronati dalla soggezione del peccato per la paura dell'inferno, ma piuttosto dalla consapevolezza di trovare in essa un beneficio e un criterio di realizzazione per il quale l'inferno è preferibile al peccato! Scendi, Spirito Santo! In questa civiltà che non vuole riconoscere le lacune che le impediscono di potersi definire tale, sii tu l'apportatore dei doni del raziocinio e del discernimento perché tutti si possa agire secondo la giusta direttiva che è quella della volontà di Dio. Scendi laddove gli uomini trovano la soluzione ai loro problemi nei conflitti e nelle discordie, perché il clima del sospetto e dell'indifferenza possa essere vinto dalla pace e dalla solidarietà... Scendi Paraclito e Avvocato, dove la presunta onnipotenza umana si illude di poter prendere il posto di Dio, perché si possa comprendere che Dio è il più grande e nella sua grandezza si dona all'uomo; scendi dove vi sia timidezza e demotivazione, perché torni la fiducia e il coraggio che Tu donavi agli apostoli; scendi dove vi è smarrimento e disperazione, perché la speranza sia reale nella visione della croce di Cristo.... Scendi Spirito Santo! |