Omelia (01-06-2003) |
don Roberto Rossi |
Ascensione del Signore La solennità dell'Ascensione che celebriamo oggi è pervasa da un grande e solenne senso di gioia. Nella preghiera abbiamo detto: "Esulti di santa gioia la tua Chiesa, Signore, per il mistero che celebriamo in questa liturgia di lode". Il mistero è il fatto che Gesù, compiuta la sua missione di amore e di salvezza sulla terra, con tutta la sua vita e in particolare con la sua morte e resurrezione, ora è salito al cielo, siede alla destra del Padre (è cioè nella pienezza della gloria), sempre pronto ad intercedere per noi. Se chiediamo anche ad un bambino: Dov'è Gesù? Lui ci risponde: E' in cielo. E' cioè nell'intimità e nell'intensità della vita e dell'amore della Trinità Santa, è nella luce, nella gioia, nella gloria, nella pienezza del Paradiso. La bellezza e l'immensità del cielo è soltanto una pallida immagine di Dio e del suo paradiso. Però guardare il cielo ci aiuta a pensare e ad amare il Signore. Ci aiuta a pensare a Gesù, che ci porta nel cuore e sempre prega e intercede per noi, perché sempre è il nostro Salvatore. Ma il mistero è anche il fatto che anche noi siamo chiamati alla stessa vita nei cieli: "In Cristo asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a Dio e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere il nostro Capo, Gesù, nella gloria". Quanto è grande il significato della vita di ogni persona! Già sulla terra siamo pieni di cose belle e grandi, siamo pieni di doni di Dio. Ma la nostra vita non rimane chiusa nell'arco di 50 - 80 - 100 anni, ma si apre all'eternità, al Paradiso, all'incontro e alla vita con Dio, nostra pienezza e gioia inimmaginabile per sempre. "Dio sarà tutto in tutti: noi saremo sempre col Signore!". Se è bello stare a lungo con un amico o con la persona amata, pensate stare con il Signore! Ma per comprendere questo, dobbiamo guardare ai Santi, che hanno vissuto intensamente questa esperienza. Bernardetta di Lourdes ha creduto a quanto le aveva detto la Madonna: "Non ti prometto di farti felice in questa vita, ma nell'altra!" Gesù, salendo al cielo, ha inviato nel mondo i suoi discepoli, a continuare la sua missione di amore e di salvezza. Salutandoli dice loro. "Andate in tutto il mondo, predicate il vangelo, battezzate nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo: chi crederà sarà salvo!". Così Gesù ha dato ai suoi discepoli, ai cristiani, alla Chiesa, l'onore, l'impegno, la responsabilità di portare in ogni epoca della storia e in ogni parte della terra il suo vangelo di luce e di speranza, i segni del suo amore e della sua salvezza. Anche noi siamo chiamati ad essere "Gesù oggi" che fa conoscere e sperimentare l'amore di Dio Padre alle persone che incontriamo, con le quali viviamo, e quelle che dobbiamo andare a cercare per aiutarle nelle cose importanti della fede e della vita. Il bello è che questa grande opera, questa missione non è solo del Papa, dei vescovi, dei preti o delle suore, ma di tutti i cristiani, di tutti i battezzati. Questo non è un peso, ma un onore, una gioia, una grande possibilità che abbiamo tutti, consacrati e laici, di essere i portatori e i testimoni di Gesù Risorto e vivente per sempre. Gesù ha detto: "avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, fino ai confini della terra". Basta guardare ai santi e ai tanti martiri per comprendere come sempre si realizza questa promessa di Gesù. Che campioni di vita, di fedeltà, di amore sono queste anime grandi! Lo Spirito sa dare questa forza. La missione che abbiamo come cristiani e come Chiesa è bella e grande. Ma tante volte abbiamo paura, ci scoraggiamo, sentiamo il peso della nostra debolezza e dei nostri peccati, ci ritroviamo poveri di fede e di amore. Occorre credere e far funzionare la promessa di Gesù: "Avrete forza dallo Spirito Santo... e sarete capaci di essere testimoni in qualunque situazione". Anche nella vita più ordinaria di ogni giorno, nei nostri problemi personali o di famiglia, nel lavoro, nelle difficoltà, nelle speranze, nelle scelte più impegnative. Gesù è salito al cielo e lo contempliamo, lo adoriamo, lo invochiamo come nostro Salvatore potente. Ma Gesù è sempre accanto a noi, con la sua promessa, la sua presenza di amore, di perdono, di fiducia, di incoraggiamento; è con noi con la sua Parola e la sua Eucarestia. E soprattutto è con noi lo Spirito Santo, che è la potenza e l'amore infinito del Padre e del Figlio, infuso nei nostri cuori, anima e forza della Chiesa, per la nostra missione nel mondo. Con la forza dello Spirito tutto è possibile. |