Omelia (30-08-2009)
don Giovanni Berti
Vicini con le labbra a Dio... ma con il cuore dove siamo?

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Per qualche settimana l’aggiornamento di questo mio blog è rimasto fermo
Dopo due anni e mezzo dalla sua creazione mi è venuta voglia di rifare il look al sito personale di vignette e riflessioni sul Vangelo.
E così mi sono messo a ristudiare come si crea una pagina web e ho rimesso mano (con l’aiuto insostituibile di un mio amico, Luca, esperto e paziente maestro) alla grafica e alla disposizione dei vari settori.
Ho voluto soprattutto mettere in primo piano (e lo si vede in alto a destra) i commenti che di volta in volta qualcuno inserisce, dopo aver letto il mio commento o il commento di qualcun altro. I commenti ora sono più facilmente raggiungibili e così la discussione e lo scambio di idee è più facile.
Quando ho deciso di rifare il blog avevo in mente di ripartire con l’aggiornamento dei commenti proprio da questa domenica. Non avevo ancora letto il Vangelo che sarebbe toccato nella messa della domenica, e sono rimasto colpito su come abbia qualcosa da dire anche riguardo l’aggiornamento del look del mio blog.
Le solite "coincidenze" tra esperienzadi vita e le pagine del Vangelo!...
Gesù è piuttosto duro con le persone religiose del suo tempo. Noi facciamo presto a stare dalla parte di quel che dice il Maestro, perché siamo lontani dalle tradizioni di cui parla Cristo che secondo lui sono più invenzioni di uomini che volontà di Dio. Facciamo presto a dare ragione a Gesù perché se la prende con cose che noi non facciamo e non ci appartengono.
Ma è una tranquillità che dura poco.
Mi è venuto un certo brivido spirituale leggendo le parole di Gesù, specialmente quando, facendo sue le parole di Isaia, dice""Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Come prete e come comunità cristiana abbiamo un sacco di riti, processioni, adorazioni, preghiere, novene e tradizioni religiose varie. Durante la messa ci sono tantissime invocazioni e preghiere che ripetiamo in conntiuazione.
Mi domando: vale anche per noi questa accusa di Gesù? Che non sia vero anche per noi il fatto che abbiamo le labbra piene di Dio, amen, alleluia... mentre in realtà sono assenti nel cuore, cioè là dove noi siamo realmente con le decisioni e dove operiamo le scelte fondamentali della vita?
La nostra religiosità è una questione solo di look o arriva e converte il cuore?
Ecco perché mi è venuto da collegare questa pagina di Vangelo con il restyling del mio sito.
Mi sono dato molto da fare per immettere nuovi colori e immagini al blog.
So che è importante la forma e non possiamo non curarla in tutte le cose che facciamo.
Ma il contenuto rimane la cosa fondamentale. E non è così scontato che davvero gli diamo il primo posto.
Un bel sito (spero che sia un po’ più bello... accetto critiche e consigli) non serve a nulla se non è ricco di contenuti validi. Mi auguro davvero che anche in tutto quel che faccio io sia attento alla forma ma senza mai dimenticare che è il cuore il vero obiettivo dell’incontro con Dio e anche con l’altra persona.
Se una forma, una consuetudine e una cosa che facciamo ci allontana da Dio e dai fratelli, allora è giusto abbandonare senza paura quella consuetudine e quella nostra tradizione.
Come Chiesa penso davvero che abbiamo molto da riflettere e da farci provocare senza sconti dalle parole che Gesù ha detto ai farisei e scribi, ma che poi l’Evangelista Marco (ispirato da Dio) ha rigirato ai cristiani del suo tempo e anche del nostro, a noi, a me!
Dov’è il mio cuore?


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