Omelia (06-09-2009)
don Remigio Menegatti
Loda il Signore anima mia

PREGHIERA DI COLLETTA
O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore, perché si sciolgano le loro lingue e tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno
Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. In una mentalità di premio-castigo, anche la malattia è vista come conseguenza del peccato (anche individuale)... chi soffre è giudicato "cattivo" e messo ai margini della comunità sociale-religiosa (confini inesistenti in Israele ai tempi di Gesù). Questi sventurati sono i destinatari primi della salvezza
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Gesù incontra, e salva, tante persone che altrimenti sono relegate ai margini della comunità, gravati da malattie e accuse di peccato; subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. La fede è ben riposta: Gesù è veramente "Dio salva", come dice il suo nome. La guarigione immediata e totale subito ... correttamente sottolinea la piena potenza del Messia
Con quale attesa mi rivolgo al Signore? Cosa mi aspetto da lui? È il Salvatore della mia vita? La mia fiducia è piena o solo parziale?

Dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore
Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi. A chi fatica a riconoscere la realtà – ciechi, sordi... – è annunciata la salvezza, perché scoprano la realtà più profonda: Dio è vicino al suo popolo, proprio a partire da chi è più bisognoso di questa novità di vita.
Gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». I gesti di Gesù sottolineano il dono che sta per realizzarsi: l’uomo si può aprire a Dio perché questi entra nella sua vita trasformandola, aprendone il cuore stesso.
Mi sento un salvato? Spartisco l’annuncio di questa salvezza con altri, con cui condivido anche la ricerca del dono di Dio?

Tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie
Griderà di gioia la lingua del muto. Un segno evidente della trasformazione della realtà, un modo per far giungere anche a chi sembra estraneo l’annuncio della salvezza; il salvato diventa per se stesso testimone credibile che qualcosa di grande.
La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d'acqua. La creazione stessa partecipa della novità di grazia; la sua trasformazione in realtà accogliente per l’uomo manifesta chiaramente che Dio porta a compimento il progetto di salvezza.
Essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Anche chi non sembrerebbe direttamente interessato al dono di Dio, si trova a testimoniare questa grazia concessa ad alcuni per suscitare una fede forte in tutti. L’eco della loro meraviglia raggiungerà altri ancora, portando sempre più avanti il canto di lode che celebra il realizzarsi della salvezza.
Come vivo il mio compito di ascoltatore e annunciatore della Parola che racconta l’attuarsi della salvezza? Le mie parole quotidiane sono eco di questo dono di Dio per i suoi figli?

PREGHIERA CONCLUSIVA
Padre, riconosciamo che nei tuoi gesti di salvezza l’opera della creazione raggiunge la sua piena attuazione. Anche noi fatichiamo ad ascoltare le tue parole e ad annunciare ai fratelli le tue opere potenti. Manda lo Spirito perché si apra il nostro cuore al tuo dono, e tanti altri fratelli, insieme con noi, possano invocarti come Padre nostro che sei nei cieli...