Omelia (07-09-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Sl 62/61,6-7 Dalla Parola del giorno "Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: non potrò vacillare." Come vivere questa Parola? "Solo in Dio riposa l’anima mia"! Proviamo ad assaporare la dolcezza e la profondità di questa espressione che la liturgia odierna pone sulle nostre labbra in risposta alla parola di Paolo.L’apostolo, nella prima lettura, ha appena esposto le difficoltà e le sofferenze che incontra nell’esercizio del suo ministero. Tutto questo, però non lo getta nello scoraggiamento, anzi egli si dichiara lieto di contribuire così all’opera redentiva di Cristo. Non cerca comprensione e sostegno umano: la sua anima "riposa" in Dio, il solo che possa garantire stabilità alla sua vita. Ecco la roccia sicura a cui afferrarsi: tutto può vacillare, gli stessi intimi possono deludere venir meno trovarsi nell’impossibilità di offrire il loro appoggio, ma Dio no! Egli è "la roccia", "la difesa", "il solo" su cui si può sempre contare. "Il Solo! Qui è il punto! Quanto mai ricorrente è la tentazione di cercare il riposo per la nostra anima, assetata di pace e di gioia, nelle effimere e ingannevoli sicurezze umane. Senza disprezzare nulla, anzi di tutto godendo e in tutto riconoscendo un dono di Dio, è in Lui e in Lui soltanto che possiamo abbandonarci come il bimbo tra le braccia della mamma, certi che il soccorso non ci mancherà e che la nostra vita poggia su "una Roccia" della cui solidità non si può dubitare. Oggi, nella mia pausa contemplativa, immergerò la mia anima in Dio, ripetendo più volte a fior di labbra o solo col cuore: "Solo in Dio riposa l’anima mia". Le parole di un grande mistica Come vorrei dire a tutte le anime quali sorgenti di forza, di pace e anche di felicità troverebbero se acconsentissero a vivere in intimità con Dio. Beata Elisabetta della Trinità |