Omelia (27-09-2009)
Monastero Janua Coeli
Non glielo impedite

Non glielo impedite ... Siamo oggi chiamati a verificare quando e come siamo di inciampo agli altri nel loro vivere Cristo. I miracoli della vita umana che genera "vita" non vanno mai impediti, ovunque si compiano. E quante volte invece in nome di una appartenenza nominale al Signore diventiamo ostacolo e inciampo ai passi altrui! La domanda: Sei dei nostri? è utile se rivolta ai nostri pensieri e desideri, nel discernimento personale che porti a conformarsi sempre di più a Cristo. Sicuramente non va rivolta alle persone. Non esiste clan o club attorno a Gesù, esiste Lui e tutto ciò che assomiglia a Lui, e che noi possiamo accrescere o diminuire con le nostre singole scelte. Ricordiamo che, come dice Paolo, operiamo la nostra salvezza "con timore e tremore"...

Non glielo impedite

MEDITAZIONE
Domande
Chi non è contro di noi è per noi. La parola "contro di noi" è una parola che ricorre spesso nei nostri discorsi interiori. Ci ritroviamo a vivere continuamente sulla difensiva, quasi che tutti ce l’abbiano con noi o stiano lì pronti a farci lo sgambetto. La realtà umana di ciascuno è molto più ampia!!! Come se in una distesa verde di montagna il nostro sguardo vedesse unicamente i fazzolettini di carta lasciati qua e là dai passanti: ci sono, ma non sono la distesa! Quali lenti portiamo nel leggere la vita nostra e di altri?

Chiave di lettura
La parola di Gesù ci lascia sempre senza parole! Entra in noi e taglia i nostri pensieri e desideri che fino a poco prima di ascoltare sembravano buoni e degni di attenzione, meritevoli della compiacenza di Dio. Gesù non è geloso. Noi invece tremendamente sì. Quello che facciamo noi va sempre bene, nessuno è più bravo di noi. A parole riconosciamo ciò che di bene gli altri fanno, ma poi siamo pronti a tagliare le gambe a chiunque osa fare quel bene di cui noi sentiamo di avere l’esclusiva. L’invito è pressante oggi: Non impedite ad alcuno di operare nel mio nome. Non è dei nostri? Ma cosa significa essere dei nostri? Che fa parte del nostro gruppo, che viene con noi, che gironzola nei nostri ambienti? Essere dei nostri significa, ci ricorda Gesù, essere capaci di compiere cose grandi che hanno sapore di Lui. La prodigiosità non è data dall’appartenenza, ma dalla sostanza di ciò che si opera. Dare un bicchiere d’acqua è un miracolo? No. Eppure dare un bicchiere d’acqua a qualcuno solo perché quella persona sta con Gesù è meritevole di ricompensa. Quanta responsabilità nel valutare e giudicare le situazioni umane! Quanta premura ci è chiesta di avere per un piccolo che crede, piccolo perché è ai primi passi nella fede, piccolo perché ha il cuore tenero nelle cose di Dio. siamo troppo preoccupati di noi stessi per poter porre attenzione a quanto vivono gli altri nella loro interiorità. Ci è facile dare libera espressione a ciò che sentiamo noi di essere e non ci viene di pensare a ciò che le nostre parole, le nostre azioni, i nostri pensieri espressi possono provocare negli altri. Ci basta sfogarci ... e se non ci sentiamo liberi di dire e di fare quello che sentiamo parliamo con il silenzio, con gli sguardi, con gli atteggiamenti ... Riflettiamo: tutto quello che viviamo può essere motivo di scandalo. Gesù ci chiede di eliminare decisamente da noi ciò che può essere motivo di scandalo per i piccoli. Mani, piedi, occhi? Organi vitali per te? Toglili pure ... hanno meno valore della vita di quei piccoli a cui questi organi stanno facendo del male. Guarda le tue mani: costruiscono o demoliscono? Guarda i tuoi piedi: vanno verso o assalgono? Guarda i tuoi occhi: vedono Dio in tutto ciò che avviene o vedono le tue paure riflesse ovunque? Oggetto del tuo esistere è Dio e il tuo farti prossimo all’altro? O aspetti che l’altro si faccia prossimo a te?

PREGHIERA
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente (salmo 83)

CONTEMPLAZIONE

Gesù, chiedo al tuo amore di farmi sentire sempre profondamente accolto dalla Chiesa viva di chi oggi costruisce con le pietre della Parola il tempo di Dio. Che io possa essere sempre una fiamma luminosa dello Spirito che arde nel silenzio e riscalda ogni attimo di eternità. Il fuoco della tua Parola non si consumi in me e sia preghiera incessante per ogni creatura umana, pensata e attesa dal cuore del Padre. E non manchi mai nella mia vita la sollecitudine per l’altro che tu affidi alla mia attenzione. Che io scelga sempre la via dell’incontro ...

Il Vangelo dei piccoli
Vuoi essere di Gesù? Se tu pensi di conoscerlo e poi i pensieri tuoi sono diversi da quelli suoi credi sia possibile? Essere di Gesù significa pensare, amare, parlare, volere tutto quello che lui è. Dovremmo avere una specie di fiuto come quello dei cani per poter riconoscere dove Gesù è presente e dove no ... non è detto che se vai in Chiesa sei di Gesù. Tutta la tua giornata per essere di Gesù dovrebbe assomigliare al vangelo. Quindi se c’è qualcosa che non è come il vangelo va eliminato, decisamente. Ti viene un desiderio? Tu lo guardi, lo confronti con Gesù e poi decidi se soddisfarlo oppure no. Allora la tua vita si trasforma e chi si avvicina a te vede qualcosa di grande. La trasformazione del cuore è il vero miracolo che ognuno di noi è chiamato a compiere. Con l’aiuto del Signore noi possiamo dare un orientamento nuovo a quello che siamo. Se ti piace un calciatore, tu ti metti la maglietta come la sua, compri le scarpette come le sue, cominci a fare i movimenti come i suoi, ti informi su tutto quello che lo riguarda, dove è nato, quando è nato, come è la sua famiglia, ti metti le sue foto giganti in cameretta ... cioè ti riempi la vita di tutto quello che lo riguarda. Così se ti piace un cantante, un attore, un personaggio di film ... La stessa cosa puoi fare per Gesù. Se ti piace veramente, ti leggi il vangelo per conoscere ciò che pensa, ciò che fa', impari le cose sue, cominci a fare quello che Lui come uomo faceva, pensava, diceva. Ti si riempie la mente, il cuore, il tempo, il desiderio di tutto ciò che lo riguarda. Quando arrivi a capire che Lui è Dio, e lo conosci già un po’ ne riconosci il profumo ovunque passa. E tutto diventa importante, tutti diventano significativi perché sai che quella persona che ieri ti stava sul naso è figlia di Dio, amata e pensata da sempre. E impari ad amarla come Lui la ama, non perché ti piace quello che fa o che dice, la ami oltre ciò che appari, impari a conoscere le cose dal di dentro. Somigliando così sempre di più a Gesù, chi ti incontra assisterà al miracolo più grande della storia, il miracolo dell’amore senza ricompensa.