Omelia (28-09-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Zc 8,3 Dalla Parola del giorno "Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà" Come vivere questa Parola? Il profeta Zaccaria ha appena riportato alcune espressioni molto forti da parte di Dio. Un Dio che è geloso non nel senso nefasto della gelosia umana. Qui, per gelosia, s’intende l’amore di un Dio che sa come l’uomo solo in lui trova le risposte ultime che non deludono la sua fame d’amore. Ecco perché Dio vuole che l’uomo si lasci incontrare da lui e possedere: di un possesso che coincide proprio con l’autentica libertà. Ecco perché, nonostante i tradimenti e gli abbandoni da parte del popolo nei riguardi di Dio, il Signore non solo promette il suo ritorno nella città di Gerusalemme, ma dichiara di voler abitare in essa e aggiunge un chiarimento bellissimo: "Gerusalemme sarà chiamata città della fedeltà". Possiamo chiederci: che senso ha, oggi, per ciascuno di noi questa proclamazione del Dio Altissimo? Ecco, proprio in questo nostro mondo confuso dove tutto viene consumato in fretta, omologato al ‘Compra, usa e getta’, questa Parola di Dio risplende, rassicura, consola con vigore eterno. Gerusalemme è il mio il tuo il cuore di ogni credente, dove il Signore – da sempre – ha posto la sua dimora. È dunque il cuore questa città della fedeltà. Non perché il mio il tuo cuore sia sostanziato di fedeltà. Tutt’altro! Purtroppo ben sovente voltiamo le spalle al Signore, dimentichi della sua legge. Ma è lui, il Dio fedele, che ogni giorno costruisce la cittadella del cuore nell’ottica della sua fedeltà. Sosto a riposare in questa certezza. La fedeltà di Dio luce nel mio cuore, mi sprona ogni giorno a essergli fedele su strade di libertà nell’amarlo. Signore, mia forza, mia fedeltà d’amore, oggi e per sempre! La voce di un uomo spirituale La tua felicità sulla terra si identifica con la tua fedeltà alla fede, alla purezza e al cammino che il Signore ti ha tracciato. Josemaria Escrivà |