Omelia (04-10-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 10,6 Dalla Parola del giorno "All’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due ma una carne sola. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito" Come vivere questa Parola? Gesù ricorda che sin dalle origini del mondo Dio non lasciò l’uomo in balia della solitudine ma creò accanto a lui la donna. E i due, dentro la sacralità del matrimonio, sono chiamati ad essere "una carne sola". Che significa uniti talmente da essere in tutto complementari. Nella reciprocità di un vivere insieme, dentro l’unione più intima, il matrimonio trova nel sesso un mezzo così alto e delicato di comunicazione che, esercitato in presenza-amore di Dio e secondo la sua legge, è generatore di vita. Soprattutto oggi il matrimonio, visto come un consegnarsi reciproco degli sposi, non è una sfida facile! Dentro una cultura in cui detta legge la piacevolezza degli impulsi che danno immediatamente soddisfazione nella sfera del privato, la tentazione è quella di lasciar cadere anche l’impegno della fedeltà matrimoniale quando sorgono difficoltà, malintesi, errori o fantomatici sogni ora di lui ora di lei o di entrambi. Eppure la parola di Gesù è forte: l’uomo non divida ciò che Dio ha unito. L’anello che gli sposi si sono scambiati all’altare non è un prezioso gioiello, ma il segno forte di una fedeltà d’amore "forte come la morte", perché voluta da Dio. E infatti, se è vissuto nella serena certezza che è il Signore a sorreggere, questo amore fedele va oltre la morte, oltre questa vita breve, si eterna in Dio che come ‘regge il sole e l’altre stelle’ così regge i cuori che si amano in Lui. Per sempre! Che io sia sposato o viva la realtà del celibato per il Signore, è bene per me sostare in meditazione di questo sacramento che è grande, come dice S.Paolo. Invera, infatti, fin dentro la carne, quella chiamata alla comunicazione-comunione che, spogliandoci dalle spinte dell’egoismo ci prepara a quel domani di luce che è il Giorno Eterno, l’unione con Dio gioia e amore infinito di ogni uomo e ogni donna. Il Tuo amore, mio Dio, è forte come la morte! Grazie! La voce di un grande papa Da questa fusione di anime, così avendo Dio stabilito, sorge un vincolo sacro ed inviolabile. Pio XI |