Omelia (10-10-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 11,27 Dalla Parola del giorno "Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!" Come vivere questa Parola? Bello questo elogio reso alla madre di Gesù! Completato da quello che vi aggiunge Gesù stesso, offre di lei il più perfetto profilo. Sì, Maria è tutta in questo suo accogliere la Parola fino a farla germinare in lei. Madre e al tempo stesso discepola del Verbo. Terreno verginale, totalmente esposto al soffio dello Spirito, in cui la Parola può prendere carne: ed è l’incarnazione del Figlio di Dio, ma è anche il fruttificare del seme al cento per uno. Due realtà che si richiamano e si intersecano a vicenda. È di questo ascolto, che si traduce in adesione piena al volere del Padre e quindi in coinvolgimento nel suo disegno di salvezza, che Dio aveva, anzi ha bisogno per raggiungerci nell’abisso in cui eravamo miseramente caduti. Sì, Dio ne aveva e ne ha bisogno: "nella pienezza dei tempi" perché il Figlio potesse "nascere da donna" – come dice S.Paolo – e così portare a compimento la missione affidatagli dal Padre; oggi, perché ogni uomo possa appropriarsi dei frutti della sua opera redentiva e crescere fino a raggiungere, in unione con i fratelli, la "perfetta statura di Cristo". In fondo si tratta sempre di rendere possibile il mistero dell’incarnazione: Cristo in mezzo a noi, fratello tra i fratelli, nella sua venuta storica; Cristo in noi, punto focale di comunione e di unità, nella sua costante presenza mistica. E al cuore di questo mistero c’è lei: la Madre. Beata, perché – come proclama Elisabetta – "ha creduto", si è fidata e si è affidata alla Parola. Beata, perché ha accolto e continua ad accogliere nel suo grembo il Figlio che vuole farsi carne in mezzo a noi e in noi. Beata, perché con tenerezza materna si prende cura di ogni figlio che gli è stato consegnato ai piedi della croce. Ma beati anche quanti sanno lasciarsi da lei condurre a Gesù. Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò accanto a questa madre e rinnoverò la mia adesione filiale a lei. Grazie, Gesù, per avermi donato la tua mamma quale sostegno e guida nel mio cammino. Grazie, Maria, per avermi accolto quale tuo figlio. La voce di un padre spirituale del monachesimo rumeno «Sapete chi è la Madre di Dio e quanto onore, quanto potere e quanta misericordia ha? È la nostra Madre, perché ha pietà per i poveri, le vedove e tutti i cristiani. Prega continuamente Cristo Salvatore per tutti noi». Padre Cleopa di Sihastria |