Omelia (14-10-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Rm 2,11 Dalla Parola del giorno "Gloria... onore e pace per chi opera il bene." Come vivere questa Parola? Opera il bene chi cammina in rettitudine davanti a Dio e ad ogni fratello e sorella: chi non giudica, chi non ha il cuore duro e impenitente... che sia ‘giudeo' o ‘grecò - dice San Paolo -, cioè appartenente ad una chiesa o no, egli attira su di sé la giustizia di Dio la sua pace e l'onore umano. E Gesù nel vangelo va ancora più nel concreto: "Guai a voi [...] che pagate la decima della menta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio; [...] caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito." È un forte richiamo all'interiorità, alla conversione del cuore e della mente: via dal nostro volto le maschere dell'ipocrisia imbellettate di osservanza rituale e perbenismo, che nascondono presunzione e deliri di onnipotente perfezione; via dai nostri rapporti umani il puntare il dito giudicante e moraleggiante che nasconde spesso il personale relativismo etico e la tendenza del farsi ‘la legge su misurà. La legge del cristiano è "la giustizia e l'amore di Dio", l'unica che preserva da ogni schizofrenia della mente e del cuore. Oggi nella mia pausa meditativa mi lascio interpellare dalla tagliente domanda che San Paolo pone ai romani: "Pensi forse, o uomo che giudichi... di sfuggire al giudizio di Dio? Riconosco le mie maschere, le depongo ai piedi del Crocifisso e prego: donami, Signore, la sapienza perché viva in onestà e rettitudine davanti a Te e agli altri. La voce di un grande testimone L'amore di Dio è per sua natura universale, casto, equilibrato, santo. Chi è sotto il suo dominio, vive in una pace profonda, ha la visione gerarchizzata delle cose, sa che cos'è la libertà. Ma anche l'amore di Dio, passando nel cuore dell'uomo, deve essere lavorato, coltivato, potato, fecondato; e Dio stesso ne è l'abile e intransigente agricoltore. Carlo Carretto |