Omelia (17-10-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Rm 4,16

Dalla Parola del giorno
"Eredi si diventa per la fede."

Come vivere questa Parola?
Quasi tutto il capitolo 4 della lettera ai romani, è una lunga e insistente dimostrazione di Paolo circa la forza della fede.
Abramo crede non perché la Legge (quella giudaica, che non c'era ancora) lo chiede o perché ha delle prove, ma per FEDE = FIDUCIA IN DIO. Gli è promesso un figlio da Sara ormai vecchia e una numerosa discendenza, gli è promessa una terra fertile e tutta sua... Abramo crede quando tutto questo non c'è ancora! Egli è erede non per ciò che già ha, ma per ciò che gli è stato promesso e che egli crede; è erede per la fede: Colui che ha creato il mondo e vi ha immesso il Suo alito di vita, non può non dare ciò che promette, e di più, ciò che promette è buono ed è bene.
Ecco la fede. Gesù è il culmine di questo prodigo amore e di questa inarrestabile vita divina in noi. È Colui che suggella tutta l'Alleanza, è la discesa di quel Soffio Vitale nella vita del mondo, è il compimento della Promessa. E noi ci siamo dentro: perciò diveniamo in Gesù e con Gesù, carne della nostra carne, EREDI della Promessa: santi.

Oggi, nel mio rientro al cuore, lodo e ringrazio il Padre per il dono di Gesù e chiedo allo Spirito Santo di fortificare la mia fede, di farmi comprendere le parole del Figlio.

O Spirito d'Amore, dilata il mio cuore alla riconoscenza, dà alle mie labbra parole semplici e coraggiose per testimoniare l'eredità che mi è stata data in dono.

La voce di un grande drammaturgo
Credevano di piantare una croce, e non sapevano di piantare un albero! È diventato immenso, tutto fiorito, piantato nel cuore del mondo. Signori, diventiamo anche noi parte dell'albero... foglie, foglie... I milioni di foglie sono tutte dell'albero, così come l'immenso albero è di ogni singola, minuscola, quasi invisibile foglia... e ci si scambia tutto questo immenso patrimonio di linfe d'amore. Comunanza senza limite: gioie che vanno a compensare i dolori, meriti che vanno a colmare le colpe, bilancia misteriosa di sangue d'amore... eh! Tu, tu, tu, che ami, lo so, tu che dici d'amare tanto non tardare a innestarti nell'albero, non tardare...
Diego Fabbri - Al Dio ignoto