Omelia (18-10-2009)
don Remigio Menegatti
Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo

PREGHIERA DI COLLETTA
Dio della pace e del perdono, tu ci hai dato in Cristo il sommo sacerdote che è entrato nel santuario dei cieli in forza dell'unico sacrificio di espiazione; concedi a tutti noi di trovare grazia davanti a te, perché possiamo condividere fino in fondo il calice della tua volontà e partecipare pienamente alla morte redentrice del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna...

Hai dato in Cristo il sommo sacerdote
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. È il misterioso "servo del Signore" che è richiamato spesso nel primo Testamento e che noi riconosciamo anche e soprattutto in Gesù. È l'uomo in cui il dolore diventa fecondo come il parto di una nuova comunità di figli di Dio.
Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Riconosciamo in Gesù il dono mandato dal Padre non per mettersi "sopra" gli uomini, bensì al loro servizio, fino al dono pieno della sua vita.
Avverto questa tenerezza di Dio sulla mia vita? Considero Gesù un vero "servo per amore", la sua vita donata per me?

possiamo condividere fino in fondo il calice della tua volontà
Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?. Gli risposero: Lo possiamo. E Gesù disse loro: Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Gesù chiarisce il suo ruolo: essere servo per amore, e richiama che per i discepoli è previsto lo stesso dono di amore; qui si parla di calice da assumere e di battesimo da ricevere.
Come reagisco di fronte al prezzo che mi viene chiesto continuamente dalla mi adesione al progetto di salvezza che Dio ha manifestato in Gesù, il Figlio suo, dono di amore?

Partecipare pienamente alla morte redentrice del tuo Figlio
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità

Dio è fedele, non abbandona chi si affida a lui e compie la sua volontà di annuncio della salvezza.
Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Non ci sono strade diverse: quella percorsa dal Maestro rimane unica via possibile per i discepoli; la sofferenza e la morte sono redentrici, come seme che porta frutto e non fine a se stesso.
Mi fido di Dio, anche quando la sua proposta mi chiede di diventare servo per amore? Sono solidale con tanti fratelli che vivono la fatica quotidiana? Illumino la loro esistenza con la mia testimonianza di amore pieno?

PREGHIERA CONCLUSIVA
Padre, riconosciamo il tuo dono grande: il Figlio tuo che si è fatto non solo nostro fratello, ma anche servo, fino a donare la vita per noi.
Alla sua scuola vogliamo imparare a servire e donare la vita, senza la pretesa di avere onori e primi posti nella comunità. Insieme con i nostri fratelli possiamo invocarti come Padre nostro che sei nei cieli...