Omelia (18-10-2009) |
padre Mimmo Castiglione |
Organigramma di regno e scatti di carriera! S'avvia al compimento la tragedia! E sfuggono gli eventi. Ed intanto si continua a non comprendere. Arrivismo! Prestigio. Ma il Messia, non viene certo ad esercitare potere, o toglierlo. Lui serve! Umiliazione! Bisogna pagare! È necessario riscattare a chi detiene il dominio con la morte. Al principe che opprime. E non con la potenza! Piuttosto con il servizio e nella debolezza egli libera gli schiavi. Ma che contrasto! Gesù parla di morte! E intanto chi ha in mente d'avanzare, al suo destino dovrà partecipare! Diretti verso la capitale: Via della Croce! Il Maestro deciso, avanti. Precede, come sarà alla risurrezione. Ed i discepoli paurosi dietro! Dopo che Gesù predice per la terza volta la sua passione, due fratelli sognatori, irascibili e focosi, chiedono di: volere! Volere che cosa?! La promozione! Fare carriera! Il primato! Orgoglio! Essere primo ministro alla destra, e ministro del tesoro alla sinistra! Non è gradito agli altri dieci! Ed i Due son disposti ad aspettare! Quando avverrà il momento! Che furbi! Prima impongono la promessa d'essere esauditi, per poi chiarire i contenuti della richiesta. Che intraprendenza! Scavalcando gli altri. E che disinvoltura, anche dopo nella risposta, quando Gesù domanderà loro se son disposti ad associarsi alla sua sorte, condividendo il suo destino, bevendo allo stesso calice del vino, e della nuova alleanza nel sangue, immergendosi nello stesso mare: travolti dall'acque di morte, come per il Signore è la Croce! Che poi per noi trasforma in acque per la vita: dal suo costato trafitto, un fiume d'amore: lo Spirito Santo. E battezzati ci rigeneriamo! Mi ascolto.Mi vien da pensare: che cosa non si sacrifica per la carriera?! Affetti, coerenza, dignità ed onore. E quanti rimpianti dopo! Quanto spreco d'energie e di tempo, e quante umiliazioni per raggiungere lo scopo. E poi per che cosa? Per richiamare a sé attenzione ed ottenere gratificazione, per il grande bisogno di stima e di considerazione! I due figli del tuono Giacomo e Giovanni, esprimono sinceramente il loro desiderio: vogliono essere nominati primi ministri di governo in terra e in cielo. Considerano ancora il Maestro un messia politico dai tratti trionfalistici. Non hanno ancora compreso bene che Gesù è un messia religioso. Impressiona quel: vogliamo! È come dire: Sia fatta la nostra volontà! Delirio d'onnipotenza! Pretendono di essere i suoi più stretti collaboratori. Reclamano prestigio, si arrogano diritti di privilegio. Richiedono successo, esigono potere! Megalomani! Non sanno proprio quello che dicono, come quelli che dopo, durante l'Ora, non sapranno quello che fanno! Le tentazioni di Gesù nel deserto, rifanno qui la loro comparsa! Trionfo, potere, successo! Fare carriera! Ed essere al primo posto! Alla domanda del Maestro: se possono bere al calice amaro e battezzati nei flutti dell'iniquità, incauti riconfermano: Possiamo! E sarà proprio l'incoscienza a salvarli. Lo potranno sì, e noi con loro, in futuro e nel mistero. Dopo esser stati battezzati a Pentecoste, partecipando al sacramento! E gli altri dieci hanno le stesse ambizioni? Si sdegnano irritati perché son più onesti e puri, o perché rammaricati, sono arrivati tardi a domandare? Pensavano pure loro alla promozione e relativi scatti di carriera? Pare proprio di sì! Così è la condizione umana! Orgoglio, auto-affermazione e vanagloria! E Gesù ancora una volta si china curvo, come farà alla lavanda dei piedi, e come sempre educa, forma e convince i discepoli, che non comprendono più gli eventi, facendo intender loro (ed a tutti quanti!) che si è grandi e primi quando si serve. Per esser consistenti! Sul suo esempio, umile schiavo: il Servo, dando la vita, redimendo. A destra ed a sinistra son preparati i seggi nel regno, per quanti fanno la carità agli altri nel Figlio, benedetti! Disponibilità dunque, e benevolenza, servendo quanti chiedono assistenza, condividendo la sorte di quanti sono nel bisogno. E dal modo con cui si serve si diventa autorevoli, che non è affatto dominio o abuso di potere! Chi lo è veramente, non fa pesare agli altri il suo carico di croce! PREGHIERA Benedetto Gesù, perché non ti stanchi mai di educarmi ad esser generoso e disponibile. Indicami sempre la strada da percorrere. Convinci sempre di più il mio cuore che per seguirti devo servire, gratuitamente e senza aspettative. Pietà per tutte quelle volte che tradendo il mio senso, non ho servito. Pietà Maestro, per tutte quelle volte che ho desiderato e preteso farmi servire. Pietà Signore, per tutte le volte che mi sono servito degli altri per avanzare. Pietà Signore Gesù, per tutte le volte che per la paura d'esser abbandonato, mi sono lasciato sfruttare ed usare, ritrovandomi poi peggio di prima! Sempre più solo! |