Omelia (23-10-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?". Come vivere questa Parola? Il Vangelo di oggi sottolinea l'esigenza della conversione. Gesù fa appello al discernimento dei segni dei tempi presenti e poi racconta una parabola che mette in rilievo la necessità di mettersi d'accordo con il fratello prima del giudizio. Nei brani precedenti del capitolo dodici, Gesù ha insistito molto sulla dipendenza dell'uomo da Dio e sull'urgenza di cercare il regno: "Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il regno" (12,32). Nel Vangelo di oggi sembra sorpreso che le folle sapevano leggere i segni della natura e d'interpretarli ma non riuscivano a comprendere il tempo storico che stavano vivendo, il tempo di Gesù, Figlio di Dio. Forse anche noi, con alle spalle tutta la ricchezza di testimonianze riportate dagli evangelisti, rimaniamo perplessi di fronte alla chiusura e ostilità dei suoi contemporanei. Intanto, Gesù rivolge lo stesso interrogativo a noi, oggi: "... come mai questo tempo non sapete valutarlo?". Tocca agli uomini e alle donne di ogni tempo captare la presenza di Dio nella propria storia e in quella del mondo. Un sincero discernimento intorno a questa domanda, potrebbe portare alla conversione del cuore e della vita. Nella mia pausa contemplativa, chiederò luce allo Spirito Santo per saper valutare la mia esistenza dentro questo tempo storico, carico di confusione, contraddizione e anche di promesse per chi sa accoglierle. Signore Gesù, tu sai come è facile oggi disperdermi nelle mille cose da fare. Insegnami a dare priorità ai valori nella mia vita. Dammi l'amore e il coraggio di metterti al primo posto sempre e di cercare continuamente il bene degli altri. La voce di un testimone di oggi San Paolo ha scoperto nella sua conversione l'unità intima tra i perseguitati e il Crocifisso: chi invoca il nome di Gesù appartiene intimamente a colui che invoca; se uno tocca un fratello, una sorella, tocca Cristo. Benoїt Standaert |