Omelia (15-11-2009) |
don Remigio Menegatti |
Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio PREGHIERA DI COLLETTA O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo, accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno; donaci il tuo Spirito, perché operosi nella carità attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio, che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Vegli sulle sorti del tuo popolo accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno In quel tempo. Non siamo al passato, come quando si inizia il brano del vangelo nella liturgia domenicale; qui lo sguardo è ricolto al futuro, al giorno in cui termina la storia umana e si manifesta pienamente e definitivamente il regno di Dio. Sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Dio, attraverso i suoi angeli, non abbandona gli uomini anche quando ci sarà un tempo di angoscia perché il creatore non smette di prendersi cura delle sue creature. Quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno. La morte, che sembra la smentita più definitiva di questo amore di Dio, viene essa stessa vinta attraverso la risurrezione. Vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Gesù si presenta come il giudice finale che viene a rivelare agli uomini il senso vero della loro vita, il frutto delle loro azioni, la verità di ogni persona. Cosa significa per la mia fede l'attesa del pieno compimento delle promesse di Dio: una fuga dalla realtà, o un aiuto ad essere fedele anche nel difficile cammino verso la manifestazione di Dio? Operosi nella carità attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Il bene compiuto - "operosi nella carità" - non va perso; l'amore seminato porta frutto, un frutto che rimane anche oltre i confini della storia umana. Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre. Gesù chiarisce che non serve fermarsi sul "quando", puntando invece sull'impegno a vivere il vangelo, è l'atteggiamento di vigilanza che viene sottolineato anche nella prima parte dell'avvento. Il credente: uno che opera nella storia ponendo la sua speranza oltre queste vicende umane, non per fuggire, ma per operare sicuri nella fedeltà di Dio: è così anche per me? Verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno In quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. La storia dell'uomo è segnata nella mente di Dio, come un grande libro che conserva piena memoria del bene compiuto; Dio è fedele alle sue promesse di salvezza. Manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Tutti coloro che si sono aperti all'amore di Dio e hanno compiuto del bene - i suoi eletti - sperimentano la salvezza, il pieno e definitivo compimento della promessa. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Non sapendo quando si tratta di prestare attenzione ai segni del tempi, nella certezza che prima o poi si compie l'attesa. In concreto come si traduce nella mia vita la vigilanza? Come rispondo a chi manifesta una totale sfiducia nella fedeltà di Dio? PREGHIERA CONCLUSIVA Padre, non è facile scorgere il tuo volto nella storia umana. Sappiamo però che non ci abbandoni perché sei fedele alle tue promesse. Chiedi anche a noi di operare il bene per manifestarci già adesso tuoi figli e attendere la piena manifestazione del tuo Figlio. Lui ci ha insegnato a invocarti come Padre nostro che sei nei cieli... |