Omelia (20-11-2009) |
a cura dei Carmelitani |
1) Preghiera Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Luca 19,45-48 In quel tempo, Gesù entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: "Sta scritto: ‘‘La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!'". Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole. 3) Riflessione - Il vangelo di oggi descrive l'entrata di Gesù nel Tempio e come ne espelle i venditori. La religione era usata per sfruttare la gente ed arricchire un piccolo gruppo. - Luca 19,45: L'espulsione dei venditori ambulanti dal tempio. Nel giungere al tempio, Gesù fa un gesto violento: "Cominciò a scacciare i venditori". Nel vangelo di Marco si dice che "rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio" (Mc 11,15-16). E nel vangelo di Giovanni arrivò perfino ad usare una corda per minacciare le persone (Gv 2,15). Secondo il gesto simbolico compiuto da Gesù, descritto da Marco (Mc 11,12-14), il Tempio di Gerusalemme, così come stava funzionando, era come un albero frondoso, bello, pieno di foglie, ma non offriva frutti alla gente affamata alla ricerca del Dio della vita. Per questo, nel gesto violento dell'autorità, Gesù dichiara chiuso l'espediente del Tempio e pone fine al culto così come era praticato. Non aveva più senso: "Nessuno mangi più di questo frutto!" (Mc 11,14.20). - Luca 19,46: Cosa era sbagliato nel culto del Tempio? E disse: "Sta scritto: ‘La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!'. Gesù cita due profeti: Isaia e Geremia. Isaia diceva che il Tempio doveva essere una casa di preghiera per tutte le genti (Is 56,7). Ma la realtà era un'altra. Stranieri, donne e persone considerate impure non potevano entrare nel tempio. Ne erano escluse. Per mezzo di questo testo di Isaia, Gesù insegna che il Tempio non deve essere un luogo di esclusione, ma di inclusione. Deve essere aperto a tutti. Geremia diceva che il Tempio era stato trasformato in una "spelonca di ladri" (Ger 7,11). Lo stesso stava succedendo al tempo di Gesù. Così, citando Geremia, Gesù denuncia il cattivo uso del Tempio. La religione non poteva essere usata per sfruttare la gente, né per sostenere e legittimare i privilegi della classe dirigente. - Luca 19,47-48: Le autorità decidono di uccidere Gesù. I capi dei sacerdoti, i dottori e gli anziani, infastiditi dal gesto di Gesù, decidono di ucciderlo. Ma hanno paura della gente che era affascinata dall'insegnamento di Gesù. Nel pomeriggio, dinanzi alle minacce delle autorità, Gesù esce di nuovo dalla città e ritorna a Betania, il cui nome significa Casa della Povertà. - La contraddizione del Tempio: casa di preghiera e spelonca di ladri. Nella festa di Pasqua, la gente pellegrina si recava dai luoghi più distanti verso il tempio per incontrarsi con Dio. Il tempio si trovava su un piccolo monte della città a nordest, zona chiamata Monte Sion. La gente osservava la bellezza del tempio, la stabilità delle mura e la grandezza delle montagne attorno. Questo insieme imponente faceva ricordare la protezione di Dio. Per questo pregava dicendo: "Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre. I monti cingono Gerusalemme: il Signore è intorno al suo popolo ora e sempre". (Sal 125,1-2). A Gerusalemme si trovava anche la sede del governo, il palazzo dei capi e la casa dei sacerdoti e dei dottori. Tutti loro dicevano di esercitare il potere in nome di Yavé, ma in realtà, molti di loro sfruttavano la gente con tributi e imposte. La religione serviva loro da strumento per arricchirsi e per rafforzare il loro dominio sulla coscienza della gente. Trasformarono il Tempio, la Casa di Dio, in una "spelonca di ladri" (Ger 7,11; cf. Lc 19,46; Mc 11,17). Una contraddizione pesava sul tempio. Da un lato, luogo di incontro, in cui la coscienza e la fede erano alimentate. Dall'altro, fonte di alienazione e di sfruttamento della gente. Anche oggi esiste la stessa contraddizione: da un lato dobbiamo contribuire alla conservazione delle chiese e ad una degna manutenzione del culto. Dall'altro, c'è gente che si approfitta di questo per arricchirsi. L'espulsione dei venditori aiuta a capire come mai gli uomini del potere decidono di uccidere Gesù. Il tempio, quel fico bello e frondoso, dovrebbe dare frutti, ma non li sta dando perché un gruppo elitario di sacerdoti, anziani e scribi se ne era impadronito e lo avevano trasformato in una fonte di guadagno e in uno strumento di dominio delle coscienze (cf. Mc 11,13-14). Il commercio degli animali, destinati ai sacrifici nel tempio, era controllato dalle famiglie dei Sommi Sacerdoti ad un prezzo molto alto. Il commercio degli animali, destinati ai sacrifici nel Tempio, era controllato dalle famiglie dei Sommi Sacerdoti ad un prezzo molto più alto di quello del mercato della città. Solamente la notte di Pasqua erano immolate migliaia e migliaia di pecore! Con questo guadagno ingiusto loro facevano la carità ai poveri! Il Regno annunciato da Gesù mette un punto finale a questo sfruttamento, simbolizzato dai venditori, dai compratori e dai cambiavalute del tempio: "Nessuno mai mangi i tuoi frutti!" Gesù presenta un nuovo tipo di religione, in cui l'accesso a Dio avviene mediante la fede (Mc 11,22-23), la preghiera (Mc 11,24) e la riconciliazione (Mc 11,15-26). Per questo, ai capi non piacque l'azione di Gesù e decisero di eliminarlo. 4) Per un confronto personale - Conosci casi di persone o di istituzioni che approfittano della religione per arricchirsi o per condurre una vita più facile? Quale è stata la tua reazione dinanzi a questi abusi? - Se Gesù apparisse oggi ed entrasse in una chiesa o in un tempio della nostra comunità, cosa direbbe e farebbe? 5) Preghiera finale Signore, nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia più che in ogni altro bene. Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, miei consiglieri i tuoi precetti. (Sal 118) |