Omelia (29-11-2009)
don Roberto Rossi
Il Signore viene. Vegliate: Egli può venire in qualunque momento.

nizia l'Avvento. Il tempo dell'attesa e della venuta di Gesù Cristo. Inizia il cammino della Chiesa verso il Natale con un annuncio eccezionale: "Il Figlio dell'uomo verrà su una nube, con grande potenza e gloria".

Gesù parla della sua venuta alla fine dei tempi, un intervento risolutivo per la liberazione definitiva dell'uomo, angosciato, spaventato, smarrito. Tutto avverrà alla fine della storia, ma già da ora si può vivere nella prospettiva esaltante della liberazione vicina.

Da quando Cristo ha fatto irruzione nella storia umana, è stato possibile vivere più serenamente, è stato possibile superare la paura radicale dell'esistenza e ingaggiare una lotta a tutto campo contro il male.

Con la sicurezza della vittoria, anche se sofferta e faticosa. Gesù sembra porre alcune condizioni necessarie: darsi da fare nell'attesa; superare la tentazione della pigrizia...

E' l'invito ad avere uno stile di vita esigente, non chiuso sull'avere e sul piacere. E' l'invito a rendersi conto della posta in gioco e a mettercela tutta.

C'è inoltre la richiesta a "vegliare in ogni momento": un atteggiamento di vigilanza e di discernimento da esercitare nella vita quotidiana. Essere vigilanti è proprio di chi attende un grande evento, qualcosa o qualcuno risolutivi per la propria esistenza.

Quando si attende qualcuno che preme, ci si attrezza, si prepara con cura ogni cosa, ci si rende accoglienti, si è disposti anche a rimandare ogni altro impegno, si riorganizza la vita intorno a quell'evento.

Ancora, c'è un perentorio "Vegliate... pregando". Non stancarsi di pregare, vuol dire non stancarsi di realizzare un rapporto di fede viva con Dio, non dimenticarsi di Lui, vivere l'esperienza dell'incontro con Dio nella vita di tutti i giorni, in ogni situazione di vita. Quando si inizia un periodo nuovo dell'esistenza, si fanno progetti, si individuano mete da raggiungere, ci si rinnova nei modi, nello stile di vita: così dovrebbe essere anche per l'inizio di un nuovo anno liturgico, per questo Avvento. Avremo la possibilità di ripensare e di rivivere, nel mistero, i momenti fondamentali della vita di Gesù e della sua azione di liberazione e di salvezza per ogni uomo.

L'Avvento si concluderà con il Natale, poi verrà la Quaresima, la Pasqua, la Pentecoste: non stanche ritualità, ma memorie vive di eventi significativi e determinanti per la nostra vita, oggi, qui.

Signore Gesù, ti rendo grazie per questo nuovo anno liturgico, anno di grazia e cammino di santità. Non solo il mio corpo, ma anche la mia anima ha bisogno di mantenersi in buona salute. Aiutami ad impegnarmi con fede e coraggio in questo Avvento: fa' che sappia sollevare la fronte e guardare in alto, a te che sei venuto, che vieni e che verrai alla fine dei tempi.

Tutti gli uomini ti cercano, l'intera creazione chiede di te, rivelati a noi quest'oggi, vieni con noi, cammina con noi. Signore nostro Dio, noi ti aspettiamo: non per toglierci dalle responsabilità, ma per riconsegnarci all'impegno; non per farci consolare, ma per imparare a consolarci gli uni gli altri. Signore nostro Dio, noi ti aspettiamo: non per strapparti un segreto, ma per comprendere e per accogliere il tuo mistero; non per arrenderci alla morte e alla violenza, ma per credere che si possono vincere.

Gesù, tu che sei venuto nel mondo nascendo dalla Vergine Maria, tu che vieni a ogni istante nella nostra vita, tu che busserai alla nostra porta anche nel momento della morte, fa' che in questo nuovo anno liturgico ci sappiamo liberare dalle troppe comodità, dai molti idoli, dai numerosi «paradisi» costruiti sull'ingiustizia e sull'inganno per desiderare il giorno del tuo ritorno, quando la finitezza della creazione lascerà il posto a nuovi cieli e nuova terra e saremo tutti insieme nella beatitudine della Trinità santa. Per sempre. Amen.