Omelia (08-12-2009)
don Roberto Rossi
Piena di grazia

«Rallegrati, piena di grazia»
Maria viene salutata dall'Angelo come «piena di grazia». «Hai trovato grazia presso Dio». Dio colma Maria del suo favore chiamandola a diventare madre di suo Figlio. L'iniziativa è di Dio.
È lui che l'ha scelta e preparata per questa vocazione che ora le propone. Maria resta turbata. Come Mosè e i profeti viene colta di sorpresa. Ragazza semplice, povera e umile, mai pensava che Dio si sarebbe rivolto proprio a lei. Il mistero di ogni chiamata divina è racchiuso qui. Da una parte Dio sceglie e pian piano prepara la persona alla sua missione, ma dall'altra, il chiamato sperimenta la sua vocazione come un'irruzione divina che rompe il flusso tranquillo della sua esistenza... e teme.
«Ecco la serva del Signore».
Maria allora fa le sue domande. Vuole discernere prima di dare il suo assenso. Cerca di capire quanto può, poi si arrende, si getta in questa avventura che Dio le propone, perché crede che «nulla è impossibile a Dio». Dio sarà davvero con lei e compirà in lei e per mezzo suo le sue meraviglie. Maria si abbandona a Dio, piena di fiducia. Ma questo non vuoi dire che diventa schiava, oggetto passivo nelle mani di Dio. «Servo di Dio» è un titolo di onore che nell'Antico Testamento viene dato a quelle persone che esercitano, per vocazione divina, una funzione decisiva nella storia di salvezza, come ad esempio Abramo, Mosè, Giosuè, Davide e i profeti. Quindi Maria si riconosce collaboratrice di Dio e dà una risposta fervorosa: "Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".