Omelia (21-12-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo". Come vivere questa Parola? L'evangelista Luca ha appena narrato l'evento centrale della storia: con la collaborazione del ‘Sì' di Maria, "il Verbo di Dio si fece carne" nel grembo di una donna. E questa donna, subito, si lascia afferrare dalle urgenze della carità e va dalla vecchia cugina Elisabetta in situazione di faticosa gestazione di un figlio: Giovanni Battista. La scena è un affresco pieno di letizia tenerezza stupore e luce divina. La giovane donna Maria di Nazareth entra nella casa e abbraccia la cugina con un saluto in cui riverenza per l'anziana cugina e offerta di prestazioni amorevoli sono la stessa cosa. E quel saluto è impregnato delle presenza che già misteriosamente abita nel grembo di Maria. È la presenza dell'Onnipotente Iddio reso piccolo seme dell'uomo. Potrebbe distruggere tutti e tutto. Ma, al contrario, protegge e accarezza, vivifica il bambino che è nel grembo di Elisabetta. Il risultato ‘qui e ora'? Un sussulto di gioia del nascituro nello Spirito Santo. Com'è bello abbandonarsi a un momento contemplativo che faccia spazio, anche in te, a questa gioia! Essa è stata definita da Chesterthon "il gigantesco segreto cristiano". E scaturisce proprio da una presenza: quella di Gesù che vive, per fede, nel cuore di chi crede e vive coerentemente al vangelo. Signore Gesù, nell'imminenza del tuo Natale, rendimi capace di attenzione interiore a questi misteri che si rinnovano anche in me se vivo le contingenze di questi giorni con cuore aperto al dono del tuo amore e mi lascio rendere capace di amare a mia volta, donandomi. La voce di un Padre della Chiesa Esulta Giovanni prima di nascere, e prima di riconoscere con gli occhi l'aspetto del mondo, già in spirito, riconosce il Signore del mondo. Massimo di Torino |