Omelia (03-01-2010)
Monastero Janua Coeli
Venne fra i suoi

Anno nuovo... giorni da vivere e sogni da realizzare, illusioni da infrangere e la vita degli altri di cui farsi carico. La memoria di ieri ti prepara il tuo oggi. Puoi imparare dall'esperienza i segreti dell'umanità nuova a patto che non ti allontani dalla realtà che vivi. Perché cercare altrove ciò che è già qui? Dio è qui. Lo incontri ogni giorno. Il sangue che pulsa nelle tue membra è il segno della vita che scorre ed è un richiamo continuo al senso profondo delle cose. Dove stai andando? Cosa cerchi? Aspetti qualcosa di grande, quasi un miracolo che cambi le tue giornate, un evento quasi magico che riempia di gaudio i tuoi grigi pensieri. C'è, ma non lo vedi. Perché cerchi sempre altrove. È qui, nella tua vita feriale. Nei gesti che ripeti, nelle abitudini che ti rendono familiare l'ambiente familiare o di lavoro. È qui l'immenso! È in te. La vita eterna è già in te. Come il sole che all'orizzonte splende e tutto illumina la vita ti è data, continuamente. Apriti al dono di te, e sentirai narrare la vita di Dio ovunque. Affonda il pensiero nel pensiero di Cristo, e sentirai sciogliersi tanti problemi come neve ai primi tepori. Esci dalle tue proprietà e lasciati amare e incontrare davvero dalla vita nella sua novità ... è tutto nuovo, perché, dice Gesù: Ecco, io faccio nuove tutte le cose.

Venne fra i suoi

MEDITAZIONE
Domande
Venne fra i suoi. Non è mai troppo meditare questa realtà. Gesù è venuto ancora tra i suoi. Ma noi ci sentiamo "la sua gente" oppure pensiamo di essere estranei alla sua storia umana?

Chiave di lettura
Dalla grotta di Betlemme si va direttamente all'origine del tempo, o meglio al di là del tempo, in principio ... in Dio. Il mistero di secoli e secoli che si offre nella carne di Gesù appena nato è un mistero che è un discorso ininterrotto di amore, il Verbo appunto, il Logos, un discorso intero, il discorso di Dio, un amore che non può restare senza parola. Una sorgente non può non scorrere. La fonte della Vita, Dio, prima dei secoli, in principio. Acqua che fluisce e gorgogliante si offre, le parole che si rincorrono per narrarsi interamente. Gesù, la Sapienza, il Volto, l'Amore che è prototipo di tutte le creature. Lui è la vita e se questa vita scorre in noi è Lui che scorre in noi. Lui è la luce e se questa luce esiste le tenebre si dileguano. Non possono che andare altrove se vogliono sussistere, le tenebre, la non vita. Perché quando la luce vera è venuta nel mondo, il mondo non lo ha riconosciuto? Perché aveva forse gli occhi pieni di abbagli? Ma chi è il mondo? Il mondo siamo noi ... Non si può riconoscere la luce vera, quando si è pieni di luci false. Perché la luce vera va cercata, lascia delle tracce, ma senza invadere. Gesù non scende dal cielo davanti a tutti e si fa vedere su un palcoscenico. Egli esce dal grembo del Padre e si fa incontrare nelle profondità del cuore umano, in una grotta di pastori, dove di certo non si andrebbe a cercare il Figlio di Dio! Venne fra i suoi, e i suoi non l'hanno accolto. Terribile parola questa ... Il mondo non riconosce Gesù, ma i suoi sì. Però ... pur riconoscendolo, non l'hanno accolto. Accogliere è una parola importante nella vita. Una parola che fa la differenza. Infatti a chi accoglie il Verbo è data una possibilità unica: diventare figli di Dio. Come il Figlio. Accogliere: come? Appoggiandosi al suo nome come ad una roccia. Non c'è volere umano né vincolo di sangue che possa generare alla fede. Il Verbo si è fatto carne per venire ad abitare in mezzo a noi. È Lui che ci narra tutta l'amicizia di Dio per noi, il suo voler dialogare con noi nella grazia e nella verità. E ce la narra con parole umane, con fatti umani. Tutti noi riceviamo doni continuamente dalla bontà eterna perché Gesù ci ha portati nella sua gloria, nel seno del Padre, lì dove l'amore ricevuto è una parola perenne, capace di rinnovare ogni cosa. Cosa aspettiamo a rendergli grazie con una vita che sia canto di lode?

PREGHIERA
Canterò in eterno l'amore del Signore, di generazione in generazione, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà» (salmo 88).

CONTEMPLAZIONE

La vita che è in te, Signore, è la luce di noi uomini. Perché non riusciamo a sentire in noi i tuoi fiumi di acqua viva? Eppure tu che abiti le sante dimore sei sceso fra noi, hai preso un corpo mortale nascendo dalla Vergine, hai voluto essere guardato dai nostri occhi come un fragile bimbo da accudire, tu il Verbo eterno! Tu sei venuto ad abitare fra noi. Quante volte ti abbiamo incontrato per strada e non ci siamo accorti che eri tu. Sì perché noi continuiamo a cercarti nell'alto dei cieli, fra le nuvole, mentre tu sei qui, in carne e ossa come noi. Sei nascosto al sentire dei più, tu che sei l'origine di vita di ognuno. Perché, Gesù? La Parola che risuona negli echi dell'universo è un dono immenso di vita, ma come potremo udirla se continuiamo a inseguire le sillabe dell'incoscienza e a stordirci con effetti potenti di luci dopo aver racchiuso la luce vera nel passato e consideriamo poco "moderno" tutto ciò che ti riguarda, Gesù?

Il Vangelo dei piccoli
Andiamo per un attimo a casa di Gesù. Non a Betlemme dove è nato. E neanche a Nazareth dove è cresciuto ed è stato fino a trent'anni. Andiamo in cielo. Qui è la casa di Gesù, la casa del Padre suo che è Dio. In cielo il Padre, guardando la bellezza del Figlio, aveva creato tutte le cose, facendo in modo che assomigliassero a lui. E infatti le cose create sono tutte belle, e parlano di una vita che è stupenda ed è quasi come una nostalgia di una vita che non muoia più. Tu vedi un bocciolo di rosa, e pensi. Vorrei restasse sempre così, che non appassisse mai! Questo desiderio di una vita che lasci la bellezza intatta per sempre è quello che ti porta fino alla casa del cielo. Qui la vita è sempre piena e non subisce le variazioni del tempo. Qui è Gesù. Qui il Padre ti parla di Gesù, di tutto l'amore che ha per lui e per ciascuno di noi. La vita è come la luce che splende e manda via le tenebre. Quando c'è la vita, non manca nulla. E la vita è Gesù. Quando c'è la luce, non manca nulla. E la luce è Gesù. Ma come si fa a vivere la vita e a restare nella luce, se Gesù non lo conosciamo più? Bisogna fare come Giovanni il Battista che dava testimonianza al Figlio di Dio prima che arrivasse. Noi, come Giovanni, dobbiamo essere la voce che porta la Parola, cioè Gesù. Ma come possiamo conoscere Gesù se non leggiamo mai la sua Parola? Tu mangi le parole del vangelo come pane quotidiano? Sarai grande se nutrirai il tuo cuore con le parole di Gesù, parole che sono vive ogni giorno e per questo sono luce. In questo nuovo anno prendi l'impegno di leggere ogni giorno un pezzetto del vangelo, allora sì che diventerai saggio e potrai capire tutte le cose del mondo, soprattutto tutte le cose che non tramontano mai.