Omelia (10-01-2010) |
don Roberto Rossi |
Il battesimo di Gesù Il battesimo di Cristo è la manifestazione visibile della sua missione nel mondo. Il Padre proclama il suo amore per Lui. Lo Spirito Santo lo illumina della sua luce: Gesù "immerso" nell'acqua da Giovanni, ci 2Immergerà" con la sua morte e resurrezione nella vita eterna. La liturgia presenta il battesimo al Giordano come la manifestazione di Gesù, fattosi uomo come tutti, per salvare tutti gli uomini. Gesù è il Messia Salvatore, sul quale Giovanni vede scendere lo Spirito Santo. Così pure si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto." Giustamente il S. Padre ha messo, nel rosario, come primo mistero della luce, il Battesimo al Giordano. Gesù è la luce, venuta nel mondo, è la vita del mondo, è il Figlio unigenito del Padre. Possiamo contemplare questa rivelazione e questa manifestazione della Trinità Santa al Giordano e nello stesso tempo possiamo seguire l'inizio della missione pubblica di Gesù. E' la grande manifestazione di Gesù al Giordano. Su quel Gesù di Nazaret scende lo Spirito e la voce del Padre: Egli è il Figlio di Dio, il Salvatore, Colui che ci meriterà ogni grazia e ogni santificazione. Al Giordano dà inizio alla sua vita pubblica, al compimento della sua missione. Aveva detto il profeta: "Ecco il vostro Dio! Ecco il Signore viene con potenza. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madri". Ciascuno di noi può chiedersi: Ho accolto Cristo Gesù nella mia vita? La sua manifestazione è chiara per me? Com'è ora il mio rapporto con Gesù? Com'è dopo tutte le celebrazioni natalizie? Dopo la grande indicazione del Papa, quando dice: "Il nostro programma di vita è Cristo: da conoscere, amare, imitare, per vivere in lui la vita trinitaria e trasformare con lui la storia..."? Giovanni dice: "Io battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo". Si riferisce al battesimo di penitenza che dà Giovanni e si annuncia il sacramento del Battesimo, cioè la "vita nuova" meritata dal sacrificio di Cristo e data a noi per opera dello Spirito Santo. Uno scrittore così si esprime: "Nel Giordano non fu l'acqua a santificare Gesù, ma Gesù che santificò l'acqua. Non solo, l'acqua del Giordano, ma quella di tutti i battisteri del mondo". La liturgia ci aiuta a ripensare e rinnovare la grazia del nostro Battesimo. Noi siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, cioè nell'amore del Padre, nella salvezza di Cristo, nella grazia dello Spirito. A ciascuno di noi il Padre ha detto: "Tu sei mio figlio". Noi rivolgendoci a Lui, possiamo dire: "Tu sei mio Padre, mio papà". E' la nuova vita che ci è stata donata, la grande dignità alla quale siamo stati elevati. Predicava S. Leone Magno: "Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e reso partecipe della natura divina, non voler tornare all'abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricordati chi è il tuo capo e di quale corpo sei membro. Ricordati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del regno di Dio. Con il sacramento del Battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo. Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo". Parole stupende e profonde per tutti noi. Ci ha detto S. Paolo nella lettera a Tito: "E' apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della manifestazione del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Egli ci ha salvati con un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo". Noi siamo chiamati a vivere questa novità di vita. |