Omelia (14-01-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio, sii purificato.

Come vivere questa Parola?
Al tempo di Gesù la lebbra era una malattia che rendeva la vittima, ‘morte', abbandonato da Dio e dagli uomini. La persona colpita non aveva nessun diritto di fronte alla legge.
Nonostante tutto questo, il lebbroso che viene da Gesu dimostra una grande fiducia e umiltà:"Se vuoi, puoi purificarmi". Certo Gesù voleva, per questo è venuto in mezzo a noi per purificarci, per darci diritto al regno di Dio. Infatti, Gesù lo toccò: "sii purificato!".
L'amore compassionevole di Dio è come un fiume immenso che scende ovunque per abbracciare tutti, senza eccezione: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e vi darò ristoro" (Mt 11,29).
Gesù toccò il lebbroso e in quel momento egli fu purificato; diventava un uomo nuovo con il diritto di essere reinserito nella società dopo il dovuto rituale.
Anche oggi Gesù è con noi per liberarci dalla lebbra morale e spirituale ma ci vuole da parte nostra la volontà di essere purificato e l'umiltà di chiedere.

Nella mia pausa contemplativa, prendo a cuore le parole del Curato d'Ars: "Il buon Dio sa tutto. Prima ancora che voi confessate, sa già che peccherete ancora e tuttavia vi perdona. Come è grande l'amore del nostro Dio che si spinge fino a dimenticare volontariamente l'avvenire, pur di perdonarci".
Signore, suscita nel mio cuore e in tutto il mio essere la riconoscenza e la gioia per la vita nuova che tu mi offre giorno per giorno e fa' che possa essere un segno di speranza per gli altri.

La voce di una grande mistica
Fin dalla creazione l'uomo è uno con Cristo... Questa unità implica ‘una custodia', che ha l'efficacia stessa dell'amore divino, un'efficacia dei singoli a rovinare l'opera di Dio. E tutto sarà bene, e tutte le cose saranno bene alla fine.
Julian di Norwich