Omelia (17-01-2010) |
padre Paul Devreux |
Commento su Giovanni 2,1-11 In questo vangelo scopriamo che Maria è una donna attenta ai bisogni degli altri e che ispira fiducia. Infatti, durante le nozze di Cana, si accorge che quelli che servono sono a disagio e quando domanda cosa succede gli viene confidato che il vino è finito; non è poco, perché per gli sposi è un segno di male augurio e dirlo potrebbe essere fonte di pettegolezzo, di scherno o anche di rabbia da parte degli sposi. Tante volte succede che si viene a sapere una notizzia e subito se ne approfitta per spettegolare facendo del male. Maria invece dimostra di voler bene a questi sposi perché la sua reazione è quella di cercare una soluzione. Pertanto lo dice a Gesù, confidando in lui. Maria crede in suo figlio e crede anche che Dio può fare miracoli, perché l'ha sperimentato con la sua gravidanza. Gesù non sappiamo se gli è capitato di farne. Non credo che si divertisse a cambiare l'acqua in vino a casa. Leggendo il vangelo sembra tutto semplice, ma provateci voi a fare il vostro primo miracolo! Per miracolo possiamo intendere anche qualsiasi cosa che facciamo per la prima volta. Per esempio uscire di casa, andare a scuola, imparare ad andare in bicicletta, la prima ora come insegnante, fare un'operazione chirurgica, la prima predica, etc. Qual' è stata la dinamica di queste esperienze? Per me c'è stato bisogno dell'intervento di una persona che credesse in me, nelle mie capacità. Qualcuno che, nel nome del Signore, mi dicesse: "Vai, fai, buttati..." Io contemplo Maria che dice a Gesù: -Fai qualche cosa, chiedi consiglio a tuo Padre, prega, non possiamo permettere che questa festa di nozze sia rovinata per un po' di vino. -Lascia stare, non è ancora giunta la mia ora. -e invece si, lo sento, non avere paura, Dio ti benedica figlio mio. Sicché la passione per l'uomo di Gesù lo porta a rischiare e ad esporsi per la prima volta. Il risultato è che i discepoli cominciano a credere in lui. D'ora in poi imparerà ad esporsi sempre di più, fino ad arrivare all'esporsi anche all'ostilità del cuore dell'uomo. La fiducia che Gesù e Maria ispirano arriva fino ai servi, infatti ubbidiscono e portano l'acqua trasformata in vino a quello che gli deve pagare la giornata! Come saranno andate le cose? I servi se ne sono accorti prima o dopo averlo portato che era diventato vino? Non lo sapremo mai, ma certamente questa è una bella lezione di fede e di abbandono. Signore, grazie per tutte le volte che mi hai spinto a fare qualche cosa nel tuo nome, e per quando mi hai usato per manifestare la tua gloria. Insegnami ad accogliere con entusiasmo i tuoi inviti a buttarmi nella vita per la gloria del tuo nome. |