Omelia (24-01-2010)
don Roberto Seregni
Gesù, il compimento

Dopo la parentesi in compagnia di Giovanni, la liturgia ci riporta tra le pagine di Luca, l'evangelista che accompagnerà il nostro cammino fino al prossimo Avvento.
Nella narrazione del terzo evangelista, per quattro volte Gesù entra in una sinagoga e ogni volta si trova a dover affrontare situazione di conflitto. Quello che la liturgia di propone oggi - cucendolo subito dopo il solenne prologo - è il primo dei quattro ingressi, che si chiude addirittura con la decisione di uccidere Gesù.
La fama del Rabbì di Nazareth inizia a viaggiare di bocca in bocca, la Sua parola è guidata dallo Spirito Santo e in tutte le sinagoghe viene lodato per il suo insegnamento.
Beh, non proprio in tutte, perché a Nazarerth - come vedremo la prossima settimana - le cose vanno un po' diversamente...
Gesù si alza per leggere la scrittura, ma al posto del brano previsto dalla liturgia sinagogale, trova - e il verbo greco utilizzato dice il trovare dopo una ricerca - il brano di Isaia 61, l'investitura del Messia. Due sono i temi presenti in questo testo letto da Gesù: l'annuncio della liberazione e la predicazione dell'anno di grazia, il grande giubileo previsto dal libro del Levitico.
Vorrei attirare la vostra attenzione su una seconda infrazione commessa da Gesù nella sinagoga. Dopo l'anarchica scelta di un brano alternativo da quello previsto dal protocollo liturgico, il Rabbì di Nazareth si permette pure di mutilare il testo e di tralasciare il versetto che annuncia il giorno di vendetta di Dio (Is 61,2b). C'è una apertura nuova, c'è una visione di Dio che Gesù inizia ad annunciare fin da questo suo discorso programmatico.
Il Rabbì di Nazareth si siede come un maestro pronto ad insegnare. Tutti gli occhi sono su di Lui. Aspettano un commento a quella Parola scelta e ritagliata dal rotolo di Isaia. Ma Gesù non spiega il brano e non fa applicazioni morali, annuncia invece un compimento. Lui è il messia atteso, è la buona notizia, è la mano che scioglie le catene, è la luce che libera dal buio, è la verità che dona vera libertà. Lui è il compimento di ogni promessa.

Tra i "Ritagli dello Spirito" (www.oratoriotirano.wordpress.com) trovate nuovi testi per la vostra riflessione personale. Buona lettura!

Buona settimana

don Roberto
robertoseregni@libero.it