Omelia (29-01-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 2Sam 11,15

Dalla Parola del giorno
"Ponete Uria sul fronte della battaglia più dura; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia"

Come vivere questa Parola?
I testi dei giorni precedenti ci hanno presentato Davide nella sua rettitudine e grandezza morale. Un uomo che espone la propria vita per salvare il popolo dai Filistei, che pur avendone la possibilità non uccide chi lo ricerca a morte, che non insuperbisce per la posizione raggiunta e tutto attribuisce a Dio ringraziandolo. Eppure quest'uomo, come tutti, è moralmente vulnerabile.
Oggi lo vediamo scadere in due gesti spregevoli: abusa di una donna il cui marito si trova al fronte e poi, per coprire la propria colpa, ne fa uccidere il marito.
Si resta allibiti, sgomenti. Un uomo così integro!
Nessuno può contare sulle proprie forze così da poter dire con sicurezza: io non sbaglierò mai! Anzi, proprio questa sicurezza sarebbe l'inizio di un pericoloso sdrucciolamento. E il lasciarsi andare anche in cose che in quel momento sembrano di poco rilievo apre un pericoloso varco a cadute più rovinose.
La vigilanza a cui richiama Gesù è quanto mai necessaria a tutte le età e in tutte le circostanze, data la connaturale fragilità dell'uomo. "Ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall'adolescienza" (Gen 8,21) ammonisce la Bibbia.
Una sana ed equilibrata diffidenza di se stessi non solo non nuoce, ma mentre mantiene nell'umiltà fa procedere con avvedutezza e senza staccare la mano da quella di Dio.

Signore Gesù, tu ben conosci quanto sia fragile la nostra natura e come sia inevitabile cadere se tu non ci sostieni. Donaci la forza dello Spirito Santo perché, da lui sostenuti, possiamo camminare sicuri nella via che il Padre ci ha tracciato.

La voce del santo dei giovani
Figlio, hai un'anima sola, pensa a salvarla. Nulla giova acquistare tutto il mondo se perdi l'anima tua.
S. Giovanni Bosco