Omelia (08-02-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano".

Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi ci spinge a capire il significato più profondo di un contatto, di un vero incontro con Gesù.
Gli apostoli che vivevano accanto a Lui, stentavano a conoscerlo nell'intimo; nemmeno la moltiplicazione del pane e il Suo andare verso di loro camminando sulle acque del lago, erano stati sufficienti ad aprire loro gli occhi sulla Sua persona. Erano rimasti sorpresi dal mistero degli avvenimenti senza essere mossi al di là dei fatti, là dove la fede invece mette a contatto con il Risorto, il Dio vivente.
Al contrario, nell'episodio di oggi, le folle lo riconoscono. Prese dalle loro sofferenze e infermità, gli presentano la propria miseria, aspettando, quasi come bambini, che Egli faccia qualcosa; hanno intuito che Gesù può guarirli e "accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci gli ammalati". Ciò che importa è un contatto personale con lui: "e quanti lo toccavano guarivano".
Forse anche noi alle volte, ci troviamo in situazioni simili, cercando spiegazioni logiche umane, invece di allenare lo spirito al livello della fede!
Nella mia pausa contemplativa oggi, mi metto a contatto diretto con Gesù. Egli mi incontra nella mia personale situazione di vita, nella verità di ciò che sono. Allora mi lascio incontrare sostando alla Sua presenza.

Tu, O Gesù, fonte di grazia e di bellezza, vieni nel mio cuore. Tu mi conosci fino in fondo, sai la mia debolezza e il mio desiderio di essere guarito. Vieni! Signore mi fido di Te!

La voce di una grande santa
Per appartenere a Gesù bisogna essere piccolo come una goccia di rugiada. Quante poche sono le persone che desiderano essere piccole così.
Santa Thérèse di Lisieux