Omelia (13-02-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare". Come vivere questa Parola? Gesù ha compassione della folla, vuole saziare la loro fame, la loro sordità. Vuole far comprendere ai discepoli e a tutti noi che lui solo è capace di sfamarci, di guarirci. La scena dipinta nel Vangelo di oggi è chiara: non si tratta però di un semplice miracolo di moltiplicazione. Gesù vuole imprimere nei cuori dei discepoli un insegnamento che comprenderanno pienamente solo dopo la risurrezione: anche loro devono provare compassione per la gente sofferente e continuare a fare come Gesù, nutrire la folla con il Pane, l'Eucaristia. L'evangelista Marco ci aiuta ad intuire parecchie cose circa questo mistero che sottostà all'episodio: la folla viene da lontano e segue Gesù già da tre giorni. I tre giorni si riferiscono alla morte/risurrezione di Gesù, momento della salvezza e della nascita della Chiesa. La folla che viene da lontano anticipa tutti coloro, noi inclusi, che si uniranno nella Chiesa intorno all'Eucaristia. le parole di Gesù sono proprio quelle dell'Ultima Cena: "prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero ...". Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi fermo a considerare il mio rapporto con Gesù che ha voluto rimanere qui con me per unirmi in un cuor solo con lui, realmente presente nell'Eucaristia. Signore Gesù, rafforza nella tua Chiesa, ed in ognuno di noi, la fede viva nella tua presenza tra noi: "solo tu hai parole di vita eterna". La voce di un mistico Dio nei nostri cuori, voi ci avete fatto un bene infinito che si rinnova ogni giorno, ad ogni istante, perché ogni giorno vi unite a noi, donandovi a noi, voi l'infinito, in una maniera ineffabile, poiché ad ogni istante siete qui presente, voi l'infinito per essere sempre in nostra compagnia. Charles de Foucauld |