Omelia (14-02-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Luca 6,20

Dalla Parola del giorno
"Beati voi poveri perché di voi è il Regno di Dio".

Come vivere questa Parola?
Gesù insegna ad una moltitudine di persone venute dalla Giudea e dalla diaspora. Egli proclama la buona notizia della salvezza, ciò che, nella sua compassione, Dio fa per l'uomo. Dio dona all'uomo il Regno per mezzo della morte e risurrezione di Gesù. Questo dono è Dio stesso.
Il discorso di Gesù, in forma di benedizioni e lamenti, è in fondo il modo con cui ciascuno di noi è chiamato a rispondere a questo dono. Oggi prendiamo in considerazione la prima benedizione che sta alla base di tutte le altre. Come abbiamo detto, Dio dona il Regno a tutti, quindi ai ricchi e ai poveri. A questo punto bisogna capire chi sono i poveri e perché Gesù sceglie di benedirli in modo particolare. La risposta semplice è che ne hanno più bisogno.
I poveri sono quelli che non hanno nulla, che rischiano di vivere nella miseria, nella dipendenza, nella sottomissione... Una vita subumana!
I ricchi sono quelli che hanno anche il superfluo, che rischiano di vivere nell'egoismo, nell'ingiustizia...
Però Gesù insegna che davanti a Dio siamo tutti poveri, tutti debitori, tutti bisognosi. "L'uomo davanti a Dio è il povero per eccellenza. Però è un povero che può fidarsi ad un Altro per soddisfare i suoi bisogni. Questo è la sorgente dell'atteggiamento, caratteristico del povero che ha il coraggio di continuare a chiedere anche per quello che sembra impossibile. Dio si fa disponibile alla nostra povertà. Questo è il segreto dei poveri di Yahweh" - diceva Carlo Carretto.

Nella mia pausa contemplativa oggi, chiedo il Signore di aiutarmi ad essere uno dei poveri di Yahweh, così da stare fin d'ora nel Regno di Dio.

Signore che il tuo Regno venga nel cuore di ogni persona per costruire un mondo nuovo: pieno di amore, speranza e fratellanza!

La voce di un testimone di oggi
Noi mettiamo un po' di eternità in ogni nostro atto, questo è il nostro meraviglioso potere di uomini. In ogni secondo noi ci costruiamo il nostro regno. Dobbiamo anche noi aggiungere la nostra pietra
Guido De Larigaudie