Omelia (04-03-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore. Egli sarà come un tamerisco nella steppa; quando viene il bene non lo vede. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere." Come vivere questa Parola? Geremia, in questa forte parola di Dio, non vuol certo dissuaderci ad avere reciproca fiducia, a non evolvere dentro un progresso umano che, anzi, è voluto da Dio, se orientato al bene, all'amore. Vuol dirci che vive male chi impegna tutte le sue energie per ottenere i beni materiali, ne fa talmente la sua ragione di sicurezza che sostanzialmente ripone in essi tutta la sua fiducia, mentre - magari a poco a poco, quasi senza rendersene conto - abbandona la fiducia in Dio. Si tratta di quel venir organizzando la propria vita indipendentemente dal Signore cercando riparo nelle ricchezze, in tutti i comodi e le sicurezze che questa società postindustriale sembra poterci dare. Ma se Dio non è più il centro del cuore, la causa profonda della nostra pace, tutto il resto è un bene "posticcio" che presto vien meno. Così si capisce bene l'odierno vangelo dove il riccone perde la carta vincente che è la felicità per sempre con Dio nella vita eterna proprio perché, dentro menzognere sicurezze, si è chiuso al bisogno di Lazzaro. Deludendo le attese del povero ha squalificato per sempre il suo vero ‘Sé': quello che anela alla gioia-amore della vita eterna. Oggi, nel mio rientro al cuore, mi chiederò se il mio attendere anche ai beni di quaggiù è in funzione della solidarietà, della condivisione o se la mia è una pseudo-fiducia in Dio in posizioni di egoismo e di attaccamento ai soldi, alla roba, a tutto. Aiutami, Signore, a camminare nella tua legge, nell'Amore! La voce di una santa dei nostri giorni Una cosa Gesù mi chiede: che mi appoggi a lui; che in lui e solo in lui io ponga la mia completa fiducia; che mi abbandoni a lui senza riserve. Anche quando tutto va male e mi sento come una nave senza bussola, mi devo dare completamente a lui. Madre Teresa di Calcutta |