Omelia (05-03-2010)
don Luciano Sanvito
Incomprensione

Incomprensione.
Incapacità di comprendere, cioè di accogliere il suo Regno.
Nonostante tutto quello che Dio fà per noi, eccolo: questo è il risultato.

Non è però solo questione di incomprensione; è proprio anche una questione di non comprensione, di non essere noi compresi, inseriti nel Regno: chi non accoglie il Regno, non vi è nemmeno compreso, dentro.
Essere fuori dal Regno è anche essere fuori dalla vita, dalla gioia e dalla esperienza di Dio, della comunità, della fede, della speranza e della carità.
Coincide nell'essere isolati da tutto ciò che è gioia e serenità vera.

La fiducia di Dio non corrisposta non è altro che morte morale.

Se osserviamo quello che ci viene affidato ogni giorno, ci accorgiamo di essere totalmente fuori dal disegno e dalla proposta di Dio; non solo non corrispondiamo alla sua responsabilità, ma in effetti uccidiamo anche noi moralmente la presenza del Figlio a favore di noi stessi.
Ci accorgiamo ogni giorno che tendiamo anche noi a essere vignaioli omicidi, nel senso che vogliamo appropriarci della vigna, del Regno.

Ma anche a noi Dio si presenta come giudice di verità, che distanzia la nostra azione dal suo agire, e allora anche per noi il destino è quello della miseria e del non senso, verso il quale tendiamo, se non ci ripresentiamo a Lui come coloro che riprendono da capo il cammino.