Omelia (13-02-2010) |
don Luciano Sanvito |
La moltiplicazione Gesù è la provvidenza del Padre. Egli provvede a ciascuno di noi attraverso le nostre piccole realtà, che trasforma in abbondanza e in segni del suo amore che raggiunge ogni persona. Ma occorre la disponibilità del nostro piccolo fardello, senza il quale Dio non opera i miracoli della moltiplicazione. Dio sceglie il nostro poco per benedirlo a favore della necessità del momento: senza il nostro poco Dio potrebbe fare tutto, ma senza la nostra partecipazione. Egli sceglie noi per partecipare al disegno del suo amore per l'umanità. Perché in quel poco si rispecchia il suo cammino: Egli passa dal poco e dal nulla, e si riflette nelle necessità; l'identità di Dio appare nella mancanza di identità dell'umanità, entra là dove escono le nostre possibilità; un incontro sempre proficuo e prolifico, ma che necessita, per la scelta operata da Dio, della nostra partecipazione. Per dirci anche che Dio si comunica nelle realtà di relatività dell'umanità, e non quando tutto va per il meglio; per dirci che Dio è colui che passa là dove vi è il bisogno, la necessità, la povertà e dove tutto pare esaurirsi: lì Dio pone il suo miracolo, proprio perché la sua identità è proprio quella di Colui che parte dal nulla e dal poco per trasformarlo in tutto. La moltiplicazione parte sempre da una sottrazione: quella di se stessi. |