Omelia (08-02-2010) |
don Luciano Sanvito |
Basta un attimo Gesù guarisce l'umanità in vari modi. Ma il modo più semplice è il toccare e il lasciarsi toccare. La guarigione passa attraverso un contatto semplice e distinto. Basta un'attimo, ci dice il Vangelo, e spesso l'incontro è assicurato. L'importante è che in quel tocco e in quell'attimo sia concentrata la forza della fede, della fiducia di chi si trova ammalato o conduce a Gesù. Per incontrare Gesù basta poco, e basta poco per lasciarsi incontrare. Un tocco, un semplice sentire o un farsi sentire nella corporeità. Ma questa corporeità è trasformata e illuminata dalla realtà della fede. C'è un condensato che spesso ci sfugge: la semplicità. Il messaggio del Vangelo è semplice; noi invece spesso lo accostiamo con le maniere le più astruse e difficili. Incontrare Gesù è semplice; per noi invece l'incontro crea situazioni complicate e contorte, al punto che prima che avvenga un incontro occorre aver preventivamente vagliato se siamo idonei, ben preparati, ben indottrinati; o se l'altro che incontriamo valga la pena incontrarlo, se ci terrà al nostro incontro,...e così ci sfugge il tocco del presente, che è alla portata di tutti e di ogni occasione. Cogliere l'attimo, il tocco del presente, o meglio il presente in quel tocco, è questa la nostra occasione: qui e ora io e Gesù ci incontriamo. Solo nel qui e ora sperimento la concretezza di Dio, non prima né dopo. |